Falsi rasoi, la Finanza sequestra oltre 14mila lamette da barba
VENEZIA – Anche i rasoi da
barba sono entrati nel mirino della contraffazione cinese. Gli uomini
della Guardia di Finanza hanno sequestrato all’aeroporto Marco Polo di
Venezia 14.400 confezioni di lamette da barba marchiate Gillette
realizzate in Cina con destinazione Milano. I rasoi Mach3 erano stati
prodotti con lame di scarsissima qualità, allineate in maniera
grossolana. I falsi rasoi – pericolosi, secondo gli investigatori –
erano destinati a due uomini residenti a Napoli, di cui uno titolare di
un’attività commerciale a Milano dove i finanzieri hanno sequestrato
un’ulteriore partita di lame Gillette contraffate nonché numerosi
telefoni cellulari, anch’essi falsi. La merce era stata ordinata in
Cina via Internet e sarebbe stata pagata una volta giunta a
destinazione. L’operazione è stata portata a termine nello scalo
veneziano dai finanzieri della compagnia di Tessera, insieme con la
sezione operativa aeroportuale dell’Agenzia delle Dogane.
Sono oltre 176 mila gli articoli di merce contraffatta sequestrati
dall’inizio del 2009 dalla Guardia di Finanza e dagli uomini della
Dogana all’aeroporto «Marco Polo» di Venezia. Il dato è stato reso noto
mercoledì in occasione del maxi sequestro di lamette da barba con
marchio fasullo provenienti dalla Cina. L’ingente quantità di articoli
commerciali sequestrati avrebbe permesso di ottenere, sul mercato
parallelo del falso, guadagni per oltre 14 milioni di euro. Del totale
di articoli cui sono stati posti i sigilli, oltre 15.000 sono i
telefoni cellulari e relativi accessori (tutti fatti con materiali di
scarsa qualità) 2.500 le consolle per giochi «Nintendo Ds Lite» ed
oltre 10.500 lettori Mp3/Mp4. Ulteriori dettagli sull’attività
anti-contraffazione svolta dalle fiamme gialle nello scalo veneziano
saranno illustrati in una conferenza stampa alle ore 11.00 nella Sala
cerimoniale dell’aeroporto di Venezia.