Farmaci fai da te? E la cura non funziona!
Ben il 43 per cento degli italiani non osserva scrupolosamente le cure prescritte dal medico o, peggio, si cura abitualmente con i metodi fai-da-te. Per questo una buona parte delle terapie in molti casi non funziona. E’ il risultato da una recente indagine condotta a tappeto in Italia dall’agenzia Doxa per conto di Teva Italia su un ampio campione composto da medici, farmacisti e cittadini.
Eppure, la stragrande maggioranza dei nostri connazionali prende abitualmente medicine, molte delle quali hanno un autentico effetto salva.vita. Perché allora tanta disaffezione, mettendo a rischio i risultati terapeutici dei farmaci assunti?Pesano – secondo la ricerca – in primo luogo la sfiducia, e poi lo scarso impegno dei pazienti. Per gli specialisti, si tratta di comportamenti pericolosi, come quelli di interrompere le pillole prima del necessario, o di assumerle in modi non corretti, o dimezzando o aumentando le dosi senza consultare il medico. Perché una cura possa produrre gli effetti benefici attesi – spiegano ancora i ricercatori – occorrono costanza e l’impegno del paziente, una giusta motivazione e la fiducia che ripone nel proprio medico. Un mix che i ricercatori definiscono “aderenza”. A comprometterne i risultati ci sarebbero il costo elevato di certe terapie (40%), l’insorgenza
di effetti collaterali (38%) e lo scarso impegno del paziente stesso (37%).
«La verità che tanti esperti non dicono – osserva il presidente di Noi Consumatori Angelo Pisani – è che in Italia ormai curarsi è diventato un lusso per molte famiglie. L’allarme è stato lanciato già molto tempo fa dai medici di base, ma il governo, invece di potenziare il welfare, pensa ancora oggi a tagliare le prestazioni, talvolta anche quelle essenziali. Altro che disaffezione o mancata aderenza dei pazienti!».