Fatture elettroniche e semplificate
Il decreto-legge “salva-infrazioni” interviene in modo significativo anche sull’Iva, recependo l’ultima direttiva comunitaria in materia di fatturazione, la 2010/45. La novità assoluta è l’introduzione della fattura elettronica. Le altre riguardano la determinazione della base imponibile (si veda l’articolo principale), le indicazioni presenti nella fattura, il regime semplificato (per importi che si mantengono entro la soglia dei 100 euro) e l’effettuazione di cessioni e acquisti intracomunitari.
Quanto alla fattura elettronica, è la prima volta che viene normata. Il documento può essere emesso in qualunque formato elettronico, purché ci sia sia preventivamente registrati con l’agenzia delle Entrate.
È poi necessario garantire la conservazione e la leggibilità delle fatture per lo stesso periodo di tempo previsto per gli omologhi documenti cartacei. Tutto ciò è demandato al rispetto di alcuni standard tecnici.
Dal punto di vista strettamente contabile, viene ammesso l’invio di un lotto di fatture al medesimo destinatario in modalità semplificata: si possono indicare una sola volta gli elementi comuni a tutti i documenti del lotto.
Riguardo alla fattura semplificata, il limite dei 100 euro può essere innalzato fino a 400 euro (o anche senza limiti d’importo)con decreto di natura non regolamentare del ministero dell’Economia per le operazioni effettuate nell’ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti per le quali l’uso del modello ordinario risulti gravoso.
La fattura semplificata non può essere emessa in caso di operazioni intracomunitarie.