Fazio: «Non affollate gli ospedali»
L’influenza A ha provocato finora
«16, forse 17, vittime». Fa i conti alla pandemia, il viceministro
della Salute, Ferruccio Fazio, in una conferenza stampa convocata a
Palazzo Chigi. E sottolinea che la mortalità della malattia in Italia
(0,027% per 100.000 abitanti) risulta pari alla metà di quella
registrata finora in Europa (0,062 per 100.000 abitanti). Cifre basse,
secondo Fazio, anche rispetto a quelle dell’influenza stagionale che
«in Italia lo scorso anno ha fatto 8.000 vittime».
Fazio ha poi
rivolto un appello a non invadere i pronto soccorso al presentarsi dei
sintomi influenzali e a contattare invece il medico di base, per
evitare un «intasamento». Confermata la maggior diffusione del virus
tra i bambini rispetto all’influenza normale, «perché questo ceppo non
trova dei ricordi immunitari». Le persone più anziane, invece, sono più
immuni perché in passato sono state esposte e quindi hanno dei ricordi
immunitari.
Quanto alle vaccinazioni, Fazio ha definito
«irresponsabile» la richiesta di agire subito su tutti i bambini
avanzata dalla Società di pediatria, ribadendo che «finita la
vaccinazione dei malati cronici, inizieremo subito a vaccinare i più
piccoli, partendo dai bambini degli asili nido». La vaccinazione contro
l’influenza A è fortemente consigliata alle donne in gravidanza dal
terzo mese in poi, perché «hanno 4 volte il rischio di sviluppare
sintomi». Le Regioni, stando al governo, riceveranno due milioni di
dosi alla fine della prossima settimana, sei milioni alla fine di
novembre. Fazio ha infine garantito che «non si può parlare di un caso
Campania», nonostante l’alta incidenza del virus in quella regione.