Fermiamo il signoraggio terziario! L’appello di Noi Consumatori
Cittadini aprite gli occhi! Bisogna subito impedire l’approvazione delle norme che Monti tenterà di far votare per vietare l’utilizzo del denaro contante oltre poche centinaia di euro. Dobbiamo dire no al cosiddetto signoraggio terziario, ovvero la creazione virtuale di soldi dal nulla a mero vantaggio della banca attraverso la quale si effettua il pagamento.
Cosa significa tutto ciò? Che nel momento in cui si effettua il pagamento tramite carta di credito, l’utente diventa debitore della banca di appartenenza perché questa sta pagando per conto suo. Dunque, cercare di abbassare la soglia attuale dei pagamenti elettronici, negando drasticamente il contante, significa incrementare all’inverosimile, anche oltre le cifre che lo stesso Monti vuole far recuperare fiscalmente, quella liquidità in denaro elettronico posseduta dalle banche, le quali dunque conquisteranno un potere incontrastato.
Non ci dimentichiamo che le banche come tali sono dei soggetti privati e che di conseguenza un aumento della circolazione di denaro virtuale comporterà inevitabilmente una svalutazione della moneta. Potete immaginare le drammatiche conseguenze che ne deriveranno? Con queste strategie gli istituti bancari assumeranno in poco tempo molto potere danneggiando fortemente i cittadini che dovranno invece fare i conti con un’altra e più profonda crisi economica dove consumi, aziende ed enti pubblici collasseranno tragicamente. Noi Consumatori dice no all’approvazione di queste misure a vantaggio della circolazione del denaro elettronico, pericolose e dannose per l’intera società!
geometra Se il servizio venisse usato per i vantaggi che ne risultano sarebbe una buona cosa: riduzione della circolazione della moneta falsa; riduzione del pericolo di aggressione; problemi di taglio delle banconote; data ed ora del pagamento; obbligo di emettere fattura e quindi di pagare le tasse; controllo contabile domestico ecc. Solo che ci si dimentica che gli abitanti del pianeta hanno il sacrosanto diritto di scegliere il modo di vivere ed anche quello di gestire le risorse che costano meno e contestualmente non danneggino l’ambiente.