Ferrovie, corre su Facebook la rivolta dei viaggiatori: «Pendolari, unitevi»
Chiedono che le promesse siano convincenti, altrimenti ripartiranno con il blocco del traffico ferroviario, come era accaduto più volte a maggio. La protesta corre sulle rotaie e anche sul web. Vola di blog in blog. Viaggia via sms. E sui gruppi di Facebook aperti dai pendolari: oltre 400 in tutta Italia, un diluvio di proteste e di appelli ad unirsi per rivendicare i propri diritti.
Anche nel Lazio, come in tutta la Penisola, la ribellione sul web conta migliaia di iscritti. Che scrivono, contestano carenze, documentano disservizi. Tutto mentre alla stazione Termini di Roma l’assessore regionale alla Mobilità Francesco Lollobrigida e Trenitalia Lazio presentano – nella mattinata di giovedì 7 luglio – il piano per migliorare il trasporto sulle ferrovie di Roma, Viterbo, Latina, Rieti e Frosinone. In sintesi: investimenti sulle tratte e nuovi treni. Misure prese dopo la raffica di proteste, con tanto di blocco dei convogli, che si sono susseguite in diverse località – Ladispoli, Monterotondo, Civitavecchia – tra maggio e giugno. Ma gli utenti non sono molto convinti.
«ESTATE SU CARRI BESTIAME» – In attesa che vengano illustrate le tappe del rafforzamento del trasporto su rotaia, i pendolari continuano ad essere arrabbiati per quel che offre loro Trenitalia. Basta guardare blog e bacheche Facebook aggiornate dagli utenti delle linee ferroviarie laziali. Dall’iniziativa prevista per giovedì gli utenti non si aspettano un granché: ad esempio sulla Orte-Fiumicino (la linea Fr1) i due nuovi treni annunciati da Trenitalia dovrebbero entrare in servizio: ma solo a fine anno. E su Facebook la rabbia tracima: «Questo vuol dire che per tutta l’estate viaggeremo come su carri bestiame. Saremmo ancora costretti a protestare – e l’annuncio che rimbalza di bacheca in bacheca – bloccando i binari».
UN REALITY SUI BINARI – Sul popolare social network le pagine dei gruppi di pendolari si moltiplicano giorno dopo giorno: oltre 400 i comitati auto organizzati di viaggiatori – più di 500 se si contano anche i gruppi di automobilisti pendolari – in tutta Italia; una trentina soltanto nel Lazio. Ci sono i gruppi generici – Pendolari Incazzati, Pendolari Esauriti, Stress dei Pendolari, Pendolari Sempre Più Disagiati – quelli dedicati alle singole linee – Pendolari Roma-Viterbo, Pendolari Pomezia, Pendolari della Fr2 Tivoli-Roma, Pendolari Napoli-Roma – e c’è perfino un reality dei pendolari: si chiama «Pendolarity» e racconta le dissavventure di chi viaggia in treno con post e videodenunce che prendono in giro gli annunci paradossali di Trenitalia.
FURTI DI RAME E CONTINUI RITARDI – Non ci sono soltanto i furti di rame sulle linee elettriche – l’ultimo in ordine cronologico è stato nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 luglio, nella stazione Roma Prenestina, dove un romeno è stato arrestato per aver tentato di trafugare 100 kg di cavi in rame già rimossi dalla loro sede (mentre il 30 giugno i cavi erano spariti dalla linea aerea della Roma Viterbo e due giorni prima sulla Roma-Lido si è registrato il record di 3 in una settimana) – i problemi sono altri. E più pesanti: afa insopportabile, aria condizionata che non funziona. Corse saltate o soppresse. E inevitabili assalti ai pochi treni disponibili, dove nelle ore di punta si viaggia ammassati come sardine. Tutto descritto minuto per minuto sui principali social network.
I BLOG DEI DISAGI – Si viaggia senza aria condizionata (e magari senza bagni), ma con il cellulare di ultima generazione, che consente di postare su FB e altri siti le proteste in tempo reale. Sulla pagina del blog dedicato ai pendolari su worldpress o su quella di Facebook riservata ai viaggiatori della Fr2 (Tivoli-Roma) gli aggiornamenti sembrano bollettini di guerra. Per stare a giugno: il 23 sono cancellati 4 treni senza motivazione. Il giorno prima altre 5 cancellazioni, mentre il treno per Avezzano da Roma Tiburtina è partito con tre ore di ritardo. Treni soppressi senza un perché anche sulla Roma-Frosinone e Roma-Frascati.
AL BUIO IN GALLERIA – Gli stessi racconti si leggono su pendolaricv.org che descrive l’odissea dei viaggiatori a bordo della linea che scorre parallella alla via Aurelia, la Fr5 che passa per Ladispoli, Cerveteri e Civitavecchia. Il 20 giugno: un post di un utente si intitola “ritorno a passo di lumaca” e testimonia un viaggio da Roma Termini che d’improvviso, passata la stazione di Trastevere, diventa a «passo d’uomo». «La voce della capotreno annuncia che a causa di un non meglio precisato problema alla linea – prosegue il racconto – il treno subirà alcuni minuti di ritardo». Pochi secondi dopo il treno inchioda e si ferma in galleria. Conclusione: si arriva a casa con circa un’ora di ritardo.
RUOTE FORATE AL PARCHEGGIO – E se il treno arriva in orario, talvolta la brutta sorpresa la s’incontra nel parcheggio della stazione locale. Dove i vandali forano le gomme delle auto. Lo si legge sulla bacheca del comitato pendolari di Latina: Claudia scrive di essere scesa a Sezze e ha trovato a terra gli pneumatici di sette auto, «Tra cui la mia». Non va meglio nei parcheggi di prossimità intorno alla Capitale, dove la sera il problema diventa quello della sicurezza.