FIABA DAY 2008 E SICUREZZA
L’Associazione NOI CONSUMATORI alla luce anche dei recenti e preoccupanti dati forniti da Istat e Censis che indicano gli incidenti tra le mura domestiche prima causa di infortuni in Italia (4 volte più di quelli sul lavoro e 13 volte più di quelli stradali) ha deciso di intraprendere un percorso a tutela della sicurezza per portare tra le mura di casa utili e preziosi consigli che aiutino ad evitare pericolosi incidenti.
Il 2008 vedrà quindi NOI CONSUMATORI e UPPI impegnate assieme in una serie di iniziative a favore della sicurezza nelle case, nelle scuole e in tutti quei luoghi dove abitualmente ci sentiamo più protetti e di conseguenza cala la nostra attenzione.
La cultura della sicurezza entrerà nelle scuole con il progetto “LA SCUOLA PARLA DI SICUREZZA” che nei nostri obiettivi dovrà coinvolgere non solo i bambini/ragazzi ma anche il mondo adulto ampliandosi perciò all’ambiente che ci circonda
Nell’ambito di questo ambizioso progetto si inserisce con forza il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, tema al quale siamo da sempre sensibili.
Per BARRIERE ARCHITETTONICHE si intendono tutti quegli ostacoli presenti nell’edilizia che impediscono un comodo utilizzo degli ambienti e delle strutture connesse.
Il problema non riguarda solo le persone con difficoltà di deambulazione o con altri difetti fisici, ma tutti coloro che anche per motivi di età o di eventi occasionali si trovano nelle condizioni di non poter usare una scala, un ingresso, una semplice maniglia, un interruttore, un ascensore, un servizio igienico.
Queste persone possono essere gli anziani, le donne incinte, i bambini, chi ha un arto ingessato ed altri ancora.
Gli ostacoli fisici rendono difficile la mobilità di coloro che possiedono ridotte capacità motorie e ne impediscono o limitano l’uso di spazi comuni; l’assenza di segnalazioni che consentono l’orientamento a sordomuti, non vedenti, ipovedenti, etc. ma anche anziani, cardiopatici, donne in gravidanza o con la carrozzina, ragazzi che hanno subito infortuni costretti a camminare con stampelle, etc.
Le costruzioni, dovranno quindi tenere conto di tutti questi problemi:dovrà divenire un modo di operare abituale quello di pensare che con semplici accorgimenti è possibile eliminare quegli ostacoli che oggi impediscono la vita di relazione ai disabili permanenti e occasionali.
Purtroppo le nostre città e in generale i luoghi in cui viviamo sono ancora molto lontani dal recepire questo modo di operare.
Le barriere architettoniche possono essere rappresentate da elementi architettonici (parcheggi, porte, scale, corridoi), da arredi (lavandini, armadi, tazze wc), da mancanza di taluni accorgimenti (corrimano, segnaletica opportuna) o da elementi che possono essere causa di infortuni (materiali sdrucciolevoli, porte in vetro non evidenziate, spigoli vivi…).
Nelle nostre città italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne impongono l’eliminazione. E’ necessario, perciò, insistere contemporaneamente nell’opera d’informazione e in quella di sensibilizzazione, allo scopo di ridurre le vere barriere, quelle psicologiche, che mantengono lo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti disabili e non.
Tener conto del problema in fase di progettazione non comporta quasi mai costi aggiuntivi rispetto alla realizzazione di strutture con barriere. L’intervento successivo, quello per la loro eliminazione, implica, invece, costi aggiuntivi e i risultati spesso risultano insoddisfacenti.
Anche nella nostra città, Bologna, troviamo numerosi esempi di ostacoli che rendono la vita di tanti cittadini con problemi motori più complicata di quanto già non sia. Ostacoli presenti non solo nei luoghi privati (case/musei/monumenti….) ma anche nei luoghi pubblici (Poliambulatori/ Facoltà Universitarie/Banche/Poste/Supermercati/Portici,etc.)
Un esempio per tutti: l’accesso alla Via Saragozza fuori Porta , in particolare dall’Arco Bonaccorsi che rappresenta l’ingresso al famoso Portico di San Luca – 666 archi- 3,7 Km
di portico – calamita di turisti italiani e stranieri: incredibile ma vero vi si accede solo attraverso una serie di …..gradini!
Abbiamo richiesto ai nostri ingegneri di mostrare attraverso una serie di fotografie come sono i luoghi oggi e come potrebbero invece essere se volessimo rendere la vita di tutti più semplice. Le possibili soluzioni mostrate per superare alcuni ostacoli dimostrano come sia possibile vivere rendendo accessibile a tutti gli spazi. E’ necessario però che vi sia l’impegno di tutti: Comuni/Province/Sopraintendenza/Privati….tutti dovranno impegnarsi in questo senso perchè per trovare le possibili soluzioni dovranno essere eliminati anche eventuali problemi di tipo burocratico/normativo/fiscale/… con l’aiuto di Fiaba, all’attenzione dell’Osservatorio Parlamentare istituito a Roma contro le barriere.
Il FIABA DAY è la giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, istituita con Decreto della Presidenza del Consiglio Ministri il 28 febbraio 2003 nata per sensibilizzare le persone e coinvolgerle su questo importante tema che riguarda tutti noi.
FIABA (Fondo Italiano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche) opera ormai da numerosi anni per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, Il suo Presidente Comm. Trieste, nella conferenza stampa di presentazione della giornata nazionale, 11 ottobre, ha sostenuto che, nel momento in cui non esisteranno più barriere, Fiaba si scioglierà perché non avrà più ragione di esistere, ma finché esiste significa che esistono barriere, barriere spesso prima culturali che architettoniche che non permettono di comunicare e partecipare. L’Associazione Noi Consumatori si pone al fianco di FIABA con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche non ad uso esclusivo del disabile, ma a vantaggio dell’intera collettività.
UPPI durante la conferenza stampa ha anticipato l’intenzione di farsi sostenitore di un progetto proposto qualche tempo fa dall’Arch. Scannavini : permettere di raggiungere la vetta della Torre Asinelli con un ascensore interno, imitando casi già noti e perfettamente funzionali come l’Altare della Patria o la Mole Antonelliana.
Dott.ssa Giada Gasparini
Presidente Ass. NOI CONSUMATORI Prov. di Bologna
Coordinatore e Responsabile Regionale e Centro Nord