Finalmente anche in Italia, si ha la class action: l’azione collettiva sarà operativa già dal 2010
L’azione collettiva, fornirà ai consumatori ed agli utenti un ulteriore strumento di tutela, infatti potrà essere proposta soprattutto per chiedere un risarcimento per i danni subiti a seguito di contratti conclusi attraverso modelli e formulari.
L’ambito di applicazione dello strumento di tutela collettivo riguarderà dunque in particolare quei settori ( come la stipula dei contratti bancari e assicurativi o la fornitura di pubblici servizi quali gas o acqua) in cui la stesura del contratto non avviene quasi mai a seguito di una specifica trattativa con il cliente. Gli utenti infatti, in gran parte dei casi, si trovano a dover sottoscrivere ed accettare clausole troppo onerose difficilmente comprensibili, inserite in accordi “in serie” e prestampati. In tutte queste ipotesi i clienti, laddove sussista un’effettiva ipotesi di lesione dei diritti dei consumatori, a partire dal 1° gennaio 2010 potranno coalizzarsi , e chiedere tutela attraverso la class action. Il ricorso collettivo, introduce quindi un sistema innovativo di protezione giuridica dei diritti degli utenti e dei consumatori.
Allo stesso modo, si potrà ricorrere all’azione collettiva per essere tutelati nel caso di vendita di prodotti con difetti di fabbricazione. In tali casi, la legge prevede che per l’esercizio dell’azione sarà sufficiente essere considerati consumatori finali di quel prodotto, indipendentemente dall’aver concluso un vero e proprio contratto di acquisto.
Un altro settore di applicazione, è quello relativo alle pratiche commerciali scorrette e ai comportamenti che limitano la concorrenza sul mercato, ad esempio, si potrà ricorrere alla class action contro i cartelli che impediscono la riduzione del prezzo dei beni di largo consumo (come i carburanti), oppure contro gli accordi che ostacolano i trasferimenti di titoli da una banca all’altra , o ancora, la portabilità del numero telefonico tra i diversi operatori della telefonia mobile.
Nonostante la varietà delle fattispecie previste per l’utilizzo dello strumento delle azioni collettive, è da sottolineare che rimangono escluse da questa forma di tutela le ipotesi di ricorsi contro la P.A. o alcuni soggetti pubblici come ospedali, scuola , ferrovia e poste. Per questi casi, è in previsione un nuovo strumento di tutela annunciato dal Ministro della Funzione Pubblica Brunetta che avrà come obbiettivo non il risarcimento, ma il ripristino di standards qualitativi del servizio.