Finalmente liberi i quattro imprenditori arrestati dalla Polizia Municipale
I legali Angelo e Sergio Pisani intanto denunciano i diritti umani violati a cittadini perbene trattati come pericolosi criminali, rinchiusi in scantinati usati come celle di sicurezza nemmeno degne del terzo mondo e del tutto contrarie ad ogni norma sicurezza-igienico sanitarie
Fine dell’incubo durato tre giorni per quattro onesti imprenditori, difesi dagli avvocati Angelo Pisani e Sergio Pisani, scarcerati oggi dal giudice del tribunale di napoli, dott. Cambellini, il quale ha fissato il processo al 16 luglio 2010 per stabilire la verità su quanto hanno esposto in sede di convalida gli imputati e la polizia municipale.
La Procura, all’esito delle dichiarazioni degli imputati totalmente contrarie alla versione offerta dalla Polizia Municipale, ha ritenuto di non chiedere alcuna misura cautelare per i quattro imprenditori napoletani che sono tornati immediatamente liberi.
La difesa rappresentata dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani ha dichiarato che sulla vicenda saranno espletate accurate indagini difensive e saranno chiamati a testimoniare gli agenti della Polizia di Stato che furono avvertiti in soccorso proprio dagli imprenditori nell’immediatezza dei fatti, onde stabilire la verità su alcuni punti della vicenda.
Gli stessi imputati, dopo la tremenda esperienza vissuta e sicuri della loro innocenza e buona fede, annunciano una conferenza stampa sull’accaduto per la necessità d’informare dettagliatamente l’opinione pubblica sullo scandaloso avvenimento e sulle anomalie riguardo la questione degli impianti pubblicitari a Napoli, oltre che sulle persecuzioni e violazioni subite da quando hanno denunciato gli abusi ricevuti e chiesto il rispetto delle regole proprio al Comune di Napoli .
“Siamo di fronte ad un altro caso “GUGLIOTTA”, ma purtroppo molto più grave perché risultano privati della libertà personale anche persone neanche coinvolte nel diverbio-contestazione con la Polizia Municipale, in quanto arrivate successivamente sul posto e nello specifico solo dopo aver chiamato il 113 per far rispettare la legge” – ribadiscono i legali.
Inoltre, gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, difensori dei poveri malcapitati titolari della società pubblicitaria, addirittura arrestati dalla Polizia Municipale di Napoli e trattati peggio di pericolosi criminali con violazione di ogni diritto umano, dopo aver ascoltato i loro assistiti rinchiusi in condizioni disumane in scantinati-celle di sicurezza della Questura di Napoli – che si presentavano assolutamente inidonee e contrarie ad ogni norma di legge oltre che al rispetto dei diritti umani (per il fetore, la muffa sulle pareti, la totale mancanza delle minime condizioni igienico sanitarie e la palese violazione delle norme di sicurezza anche per la pericolosità degli impianti elettrici non a norma, circostanze che saranno oggetto di relativo ricorso alle Autorità Competenti anche della Corte Europea dei diritti dell’uomo) -, contestano, smentiscono e impugnano i fuorvianti comunicati stampa e le ricostruzioni dei fatti da parte dell’Ufficio stampa della Polizia Municipale ed annunciano battaglia legale per accertare la verità .
I legali ribadiscono che, contrariamente a quanto si cerca di pubblicizzare da parte degli organi di stampa per rendere credibile un’altra e diversa ricostruzione dei fatti, fuorviando la serena valutazione dei semplici lettori, non si è verificata nessuna scena da far west. Al di là di ciò non si è tenuto conto che fortunatamente sul posto è intervenuta anche la Polizia di Stato che ha constatato che non vi è stata alcuna rissa. “I tabelloni dei nostri assistiti non erano abusivi ma regolarmente autorizzati e danneggiati senza motivo – chiariscono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani -. Non c’è stato alcun inseguimento o rissa, nessun vigile è stato picchiato, né è stato preso a sprangate con l’oggetto fotografato, che altro non era che un souvenir riposto in un auto e mai neanche brandito”.
“Non ci si spiega come sia possibile rimuovere la cartellonistica pubblicitaria senza un minimo di preavviso o comunicazione ai titolari che per altro sono regolarmente autorizzati dal Comune di Napoli – affermano gli avvocati -. Infine i precedenti menzionati nel comunicato dalla Polizia Municipale altro non sono che episodi in cui gli odierni arrestati protestarono civilmente e denunciarono alla magistratura “lobby” e “malaffare” nella gestione degli impianti pubblicitari a Napoli per difendere la loro attività da soprusi ed appalti gestiti ed affidati a multinazionali a discapito delle imprenditorie locali. Siamo sicuri di poter dimostrare la verità dei fatti ed i magistrati quando si troveranno di fronte le persone arrestate e valuteranno la loro posizione e le prove, capiranno tutto e stabiliranno la verità, facendo veramente rispettare la legge” ”- concludono Angelo e Sergio Pisani .