Finalmente maxicondanne alla Gestline per invio solleciti di pagamento errati e minacce pazze. Già risarciti molti cittadini perseguitati da errori e violazioni di ogni genere.
La magistratura restituisca fiducia e faccia rispettare i diritti dei contribuenti terrorizzati
NEGATA L’INFORMAZIONE E FILE DISUMANE AGLI SPORTELLI Organizziamo una mobilitazione popolare contro: la richiesta di presunti debiti anche da 500,00 euro, che trascinano il cittadino trascinano in piena usura e miseria, senza casa e/o con l’auto bloccata . Informazione reale che i giornali(salvo il ROMA) non fanno
Alcuni magistrati napoletani hanno annullato i cosiddetti solleciti di pagamento e cartelle “pazze” della GESTline Spa condannando la concessionaria per la riscossione dei tributi sia alle spese processuali che di risarcimento danni personali ed esistenziali in favore di poveri cittadini perseguitati da illogiche ed inammissibili minacce e/o provvedimenti di fermo amministrativo, ipoteca sulla casa e pignoramenti. Già tre giudici hanno condannato la Gest Line a un risarcimento danni esistenziale e morale di 1000,00 euro, oltre interessi e spese processuali, nei confronti degli automobilisti-contribuenti cui era stato ingiustificatamente notificato il “famoso” sollecito di pagamento di somme, spese ed interessi, nonché minacce di azioni cautelari ed esecutive quali :
- iscrizione d’ipoteca nei registri immobiliari ed espropriazione immobiliare, anche, per presunti crediti inferiori all’importo euro 1000,00
- iscrizione di fermo amministrativo su veicolo o altri beni mobili;
- pignoramento presso terzi di stipendi, pensioni, provvigioni etc;
- accesso alla sede/abitazione per la ricerca, il pignoramento e l’asporto di beni per la successiva vendita, per il presunto mancato pagamento di carichi di ruolo.
Nelle prime due sentenze, proprio alla luce della mancata prova ed esibizione della notifica originale del presunto ruolo-cartella presupposto del sollecito di pagamento/ipoteca o fermo ed, addirittura, alla luce dell’esistenza di una precedente sentenza che annullava la cartella esattoriale nuovamente intimata, si dichiarano illegittimi i solleciti di pagamento, come illegittime vengono dichiarate le paventate azioni esecutive in esso contenute di ipoteca immobile e fermo auto. Nella sentenza il Giudice rileva anche che la GESTline ha posto poca attenzione nella propria specifica attività di riscossione, rilevando anche difetti organizzativi, non fosse altro che la stessa GESTline era parte del giudizio di opposizione a sanzione amministrativa per cui doveva sapere dell’esito dell’opposizione, senza ulteriormente procedere all’invio di un’ inesistente sollecito di pagamento per lo stesso oggetto e titolo. Altri giudici napoletani, accertata l’illegittimità delle pretese di pagamento e dei provvedimenti esecutivi, contenuti nelle cosiddette cartelle pazze, a carico di corretti ed onesti contribuenti, hanno dichiarato nulli i provvedimenti impugnati e condannato la Gestline oltre che al risarcimento dai danni personali anche al pagamento delle spese dei procedimenti giudiziari doverosamente azionati dai malcapitati cittadini. Soddisfatto delle prime sentenze l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione Noi Consumatori, che da tempo con numerosi colleghi difende i diritti e le ragioni dei contribuenti perseguitati e terrorizzati dalla mala burocrazia. “E’ l’ennesima prova dell’assoluta fondatezza della battaglia condotta da anni ormai contro gli errori del sistema di riscossione e la condotta di enti impositori e concessionari che anzichè controllare a monte la legittimità del credito sparano nel mucchio senza verificare prima chi effettivamente deve pagare un debito, scaricando sul contribuente l’onere di dimostrare la propria estraneità ai debiti imputati. L’Avv. Pisani mette in guardia anche da un altro elemento: “Oltre ai fermi amministrativi, gia’ di per se’ illegittimi quando si applicano per recupero crediti diversi dai tributi dello Stato, c’è un fenomeno ancora piu’ grave, quello delle ipoteche sulle case dei presunti debitori. Soprusi contro i quali i consumatori hanno minimi strumenti di difesa per la incostituzionale e confusa normativa in materia e per i conflitti giurisprudenziali che avvantaggiano solo i poteri forti “. E palese la “privazione del diritto di difesa” dei cittadini da parte del legislatore, come degli enti impositori e della stessa Gestline,”che pretendono di privare il contribuente di un bene primario come la casa spesso per errori ed omissioni addebitabili spesso agli stessi enti impositori che non sentono ragioni . Proprio dalle ultime sentenze, continua Pisani, emerge che : “Il comportamento dei presunti creditori e’ senz’altro censurabile e lesivo dei diritti e degli interessi dei contribuenti e denota un’estrema superficialità nell’applicazione dei mezzi di riscossione che appaiono assolutamente coercitivi nei confronti del cittadino”.