Finanziaria, le ultime novità per enti locali, banche e pmi
ROMA – Ieri, a tarda sera, il governo ha presentato il maxiemendamento
che delinea, di fatto, i contenuti alla Finanziaria. E oggi, alla
ripresa dei lavori parlamentari, sono trapelate altre novità sul testo:
oltre all’abolizione dei fondi per le ronde e per i bond Alitalia,
anche lo stop agli sgravi alle banche che aiutano le piccole e medie
imprese e la riduzione del numero di consiglieri comunali. I Comuni,
poi, incassano un aumento dei rimborsi per la mancata Ici. E le scuole
non statali vedono confermati fondi per 130 milioni di euro.
L’ammontare complessivo. La manovra nel suo complesso muove risorse per 8,9 miliardi di euro, salendo di quasi un miliardo rispetto alle ultime stime.
Lo scudo fiscale.
La tabella che ripartisce le risorse dello scudo fiscale, contenuta nel
maxiemendamento, è parzialmente inammissibile e va riformulata. Ad
affermarlo il presidente della commissione Bilancio, Giancarlo
Giorgetti. L’opposizione ha dunque chiesto una rimodulazione dei tempi
per il termine dei subemendamenti e per l’esame del provvedimento.
Le novità su banche e pmi.
Dal testo del governo saltano gli sconti fiscali alle banche che
aderiscono alla moratoria sui crediti delle piccole e medie imprese.
Secondo fonti parlamentari della maggioranza, questi sgravi potrebbero
rientrare in un nuovo decreto legge da varare a gennaio. Così come gli
incentivi per l’acquisto di auto ed elettrodomestici.
L’Ici e i comuni.
Il governo rende strutturale “dall’anno 2009” l’incremento del rimborso
di 760 milioni ai comuni per le minori entrate derivanti dall’Ici. Per
l’anno 2008 l’incremento del rimborso sarà di 156 milioni di euro.
Nella precedente stesura l’incremento del rimborso di 760 milioni era
previsto solo per l’anno 2009 e non dall’anno 2009. Sono invece saltati
i fondi per compensare i Comuni per i mancati dividendi delle ex
municipalizzate multate dalla Ue.
Meno consiglieri comunali.
Il loro numero è ridotto del 20%. Viene anche stabilito che il numero
massimo degli assessori comunali deve essere pari a un quarto di quello
dei consiglieri, e il numero massimo degli assessori provinciali è
determinato in misura pari ad un quinto del numero dei consiglieri
provinciali. Nella precedente stesura dell’emendamento la riduzione di
consiglieri ed assessori era solo una facoltà, non un obbligo.
Le scuole private. Con il maxiemendamento viene
confermato lo stanziamento di 130 milioni di euro per il 2010, per gli
istituti non statali.
Più fondi all’Antitrust.
Aumentano gli stanziamenti per il Garante della concorrenza, per quello
della Privacy e per la Commissione di garanzia per lo sciopero nei
servizi pubblici essenziali.
Le proteste per l’editoria.
La Federazione nazionale della stampa e Articolo 21 polemizzano: il
maxiemendamento “nei fatti – dice una nota della Fnsi – elimina il
diritto soggettivo relativo al finanziamento pubblico dei giornali di
partito, cooperativi e di idee. Se dovesse passare questa norma le
aziende editoriali interessate non potrebbero iscrivere a bilancio
questi finanziamenti e verrebbe messa a repentaglio la sopravvivenza di
decine e decine di giornali”.
L’iter della Finanziaria.
Il voto sugli emendamenti in commissione Bilancio della Camera dovrebbe
cominciare domani alle ore 20 e proseguire in notturna con l’obiettivo
– ha spiegato il vicepresidente della commissione, Gianluca Galletti
(Udc) – di “chiudere nel pomeriggio di lunedì”. Nel pomeriggio di
domani, tra le 16 e le 18, ci saranno le dichiarazioni di ammissibilità
sui subemendamenti al maxiemendamento del relatore Massimo Corsaro.