Fiom alza le barricate sull’articolo 18 «Sciopero generale il 9 marzo»
Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha proposto lo sciopero generale dei metalmeccanici per il 9 marzo con manifestazione a Roma. Alla base della protesta la riforma del lavoro e i tentativi di modifica all’articolo 18. «La decisione annunciata per oggi di uno sciopero generale è giusta», ha subito detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso. «C’è una piattaforma contrattuale senza risposta e una grave lesione democratica in Fiat – ha osservato Camusso a margine di un convegno a Valle Giulia – ed è giusto che la categoria discuta una iniziativa di lotta per ottenere delle risposte».
LA REAZIONE DELLA UIL – Mentre la Uil accoglie la notizia con disappunto: «La Fiom? Avevano immaginato di fare una manifestazione a febbraio, ora l’hanno rimandata a marzo. Sarà la neve che li induce, ma certe volte si inventano i motivi». ha detto Angeletti. «Stiamo preparando delle proposte per le modalità d’ingresso nel mondo del lavoro e il sistema di protezione delle persone che lo perdono; queste sono per noi le questioni più importanti della riforma», ha proseguito Angeletti parlando con Sky TG24. «Bisogna soprattutto eliminare tutte quelle forme ibride – ha spiegato Angeletti – che si prestano ad abusi, come le false partite iva e i falsi autonomi. In fondo sono un modo per ridurre i salari o i contributi delle persone. Altro punto fondamentale è che deve esistere un sistema di protezione delle persone, qualora perdessero il lavoro, senza distinzioni. Questo è l’aspetto più oneroso della riforma».
LA SENTENZA UE – «La disoccupazione giovanile in Italia è causata da molti fattori tra cui la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema squilibrato di sostegno alla disoccupazione che ha creato diseguaglianze tra le generazioni»: è quanto scrive la Commissione Ue presentando l’azione del team anti-disoccupazione in partenza per l’Italia.