Firma elettronica e posta elettronica certificata
Cos’è la PEC?
E’un sistema di posta elettronica cui viene riconosciuto valore
legale dato che permette di attestare l’invio e la ricezione dei
documenti informatici. Il gestore, infatti, fornisce al mittente una
ricevuta di accettazione, che costituisce prova dell’avvenuta
spedizione di un messaggio di posta elettronica certificata. Tale
ricevuta dà al mittente prova che il suo messaggio di posta è
effettivamente pervenuto all’indirizzo elettronico dichiarato dal
destinatario e certifica il momento esatto della consegna. I gestori in
Italia sono 23 e nella maggior parte dei casi garantiscono la gratuità
della casella di posta per i richiedenti, grazie a convenzioni con gli
ordini di appartenenza, almeno per il primo anno.
La pec assume
valore legale al pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno o di
un fax. Consente di partecipare a gare pubbliche, a interrompere
termini di prescrizione e a dare data certa ai documenti.
La firma digitale
La firma digitale equivale alla sottoscrizione autografa prevista
per gli atti e i documenti cartacei. La procedura di validazione
necessaria per la sua elaborazione ne garantisce la validità fino a
querela di falso. A differenza della Pec, la firma digitale offre
adeguate garanzie anche in relazione alla paternità di un documento
informatico.
La firma elettronica “debole”
La firma elettronica non ha un valore probatorio forte: è
riconosciuta dal nostro ordinamento come forma scritta ma è soggetta
alla libera valutazione del giudice. Può essere realizzata con
qualsiasi strumento (password, pin, digitalizzazione della firma
autografa, tecniche biometriche ecc…), ma l’assenza di procedure di
validazione non le conferisce le stesse garanzie della firma digitale.