Fisco, 19mila euro il reddito medio. Diminuisce il numero dei ricchi
Sul complesso dei 146 miliardi delle entrate, il grosso arriva dai lavoratori dipendenti (89,5 miliardi, 5.150 di reddito medio), seguiti dai pensionati (47,7 miliardi, 4.310 euro di media annui) il cui contributo peraltro è cresciuto del 5,8% rispetto al 2008. Gli altri lavoratori partecipano con appena 9,2 miliardi di euro al gettito Irpef (meno del 7% totale), somma peraltro in calo del 14,6% rispetto al 2008, e una media La crisi del 2009 è stata “molto profonda”, con un crollo del Pil del 5,2%, ma dal fronte delle dichiarazioni dei redditi emerge un quadro di tenuta tanto delle basi imponibili che del gettito. E’ quanto si legge nell’analisi delle statistiche sull’Irpef per l’anno di imposta 2009 stilata dal Dipartimento finanze del ministero dell’Economia. Secondo il rapporto, a sostenere il sistema – 146 miliardi di entrate – è stata soprattutto l’attività di recupero dell’evasione fiscale che ha segnato quota 9,1 miliardi con un aumento del 32% rispetto al 2008, un andamento proseguito peraltro anche nel 2010 (10.5 miliardi).
Dall’analisi delle dichiarazioni Irpef 2010 risulta che nel 2009 i redditi del Sud sono cresciuti più di quelli del Nord e delle altre macroaree del paese, ma restano comunque ben al di sotto della media nazionale. Nel dettaglio, il reddito medio del Sud è cresciuto dell’1,75% rispetto al 2008, seguito dalle Isole (+1,64%). Il Nord-Est ha invece visto un aumento dello 0,26%, superando anche il +0,07% del Nord-Ovest. Il Centro ha invece segnato una crescita dei redditi medi dello 0,76%. Sui valori assoluti, però, il divario fra Nord resta profondo: nel Mezzogiorno il reddito medio annuo è di 15.316 euro e nelle Isole di 15.686 euro, contro i 21.553 del Nord Ovest, i 20.044 euro del Centro e i 20.005 del Nord-Est.Secondo i dati delle Finanze, anticipati dal Sole 24ore, indicano che il reddito medio nazionale è dunque di 19mila euro. La regione più ricca resta la Lombardia con 22.430 euro (e il calo maggiore nel 2009, -0,5%), la più povera la Calabria con 13.860 (e l’incremento maggiore nel 2009, +2,9%). Il 90,2% degli italiani dichiara un reddito inferiore ai 35mila euro annui. L’impatto della crisi sulle dichiarazioni si vede da due dati: da un lato sono “sparite” 290mila dichiarazioni (-0,7%) e molte sono quelle dei lavoratori dipendenti del settore privato, più colpiti dalla recessione. Dall’altro sono diminuiti anche i redditi alti: del 7% quelli sopra i 200mila euro e di 3mila unità quelli superiori ai 70mila euro.
Sul complesso dei 146 miliardi delle entrate, il grosso arriva dai lavoratori dipendenti (89,5 miliardi, 5.150 di reddito medio), seguiti dai pensionati (47,7 miliardi, 4.310 euro di media annui) il cui contributo peraltro è cresciuto del 5,8% rispetto al 2008. Gli altri lavoratori partecipano con appena 9,2 miliardi di euro al gettito Irpef (meno del 7% totale), somma peraltro in calo del 14,6% rispetto al 2008, e una media pro capite di 1.717 euro (-15%).