Fisco, la metà dei contribuenti sotto i 15mila. L’1% oltre i 100.000 euro
ROMA
Il reddito complessivo medio dichiarato dagli italiani nel 2009 si
Riguardo alla tipologia di reddito – spiegano dalle Finanze – il
La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 mostra quindi i
(31 marzo) – Circa la metà dei contribuenti italiani non va oltre un
reddito dichiarato di 15.000 euro l’anno e i due terzi non superano i
20.000 euro. I contribuenti “paperoni”, sopra i 100.000 euro sono
invece meno l’1% di chi presenta la dichiarazione dei redditi ma pagano
il 18% del totale dell’imposta. È quanto risulta dalle anticipazioni
statistiche delle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta
2008 (e presentate nel 2009) diffuse dal Dipartimento delle Finanze.
attesta su un valore di 18.873 euro per un’imposta netta media di 4.700
euro. È quanto risulta dalle anticipazioni statistiche delle
dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2008 (e presentate
nel 2009) diffuse dal Dipartimento delle Finanze. Su base regionale, la
Lombardia conferma il primato per il reddito complessivo medio più alto
(pari a 22.540 euro); all’estremo opposto troviamo la Calabria con
13.470 euro. In relazione all’imposta netta, invece, il valore medio
maggiore è quello del Lazio (5.740 euro), il minore della Basilicata
(3.370 euro).
reddito medio da lavoro dipendente è pari a 19.640 euro (+1,9% rispetto
all’anno precedente), quello da pensione a 13.940 euro (+3,7%), quello
da partecipazione a 17.350 euro (-2,4%). I redditi d’impresa e da
lavoro autonomo si attestano rispettivamente a 18.140 euro e a 38.890
euro; il confronto omogeneo con le dichiarazioni relative al periodo
d’imposta 2007 evidenzia per i redditi d’impresa una diminuzione dello
0,5%, che riflette l’andamento negativo dell’economia, e per i redditi
da lavoro autonomo un incremento del 2,6%.
suoi effetti nei confronti delle attività d’impresa, mentre non si
evidenzia ancora nei confronti dei lavoratori autonomi. Riguardo alla
composizione del reddito dichiarato, la quota complessiva di redditi da
lavoro dipendente e pensione, in crescita, ha raggiunto l’80,3% del
totale. Seguono, per importanza, i redditi da partecipazione (5,0% del
totale), d’impresa (4,2%) e da lavoro autonomo (4%).