Fisco: presentazione 730, verso slittamento al 10 giugno
Difficile tenere il passo con i continui ‘stravolgimenti’ della legislazione fiscale. Così, come ogni anno, in vista dell’ingorgo di scadenze subito a ridosso dell’estate, gli addetti al settore chiedono allarmati la proroga e il Governo la concede. I primi dicono infatti di non farcela, non a causa loro, a rispettare i tempi. I diversi esecutivi che si sono succeduti hanno invece un ‘peccato originale’ con cui fare i conti: troppi cambiamenti in corsa e poco tempo per adeguarsi. Così anche quest’anno i commercialisti avviano la campagna per il rinvio e il Governo concede: è infatti in arrivo il Dpcm di proroga (dovrebbe essere pubblicato a brevissimo) che prevede lo slittamento dal 30 maggio al 10 giugno per presentare il modello 730 ai Caf; dal 17 giugno al 24 giugno per ottenere dai Caf il responso e dal 30 giugno all’8 luglio per la consegna al fisco.
Niente rinvio invece, a quanto si apprende, arriverebbe né per Unico 2013, né per chi deve pagare la prima rata dell’Imu. Per caldeggiare la loro richiesta i commercialisti scrivono direttamente al ministro del’Economia, Fabrizio Saccomanni e mettono in moto i loro Ordini territoriali. In una lettera inviata al titolare di via XX Settembre, a firma del presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, Mario Civetta, scrivono: “a meno di un mese dalla scadenza di Legge del 17 giugno, i commercialisti non dispongono degli strumenti necessari per liquidare correttamente le imposte dovute. In particolare, a oggi non è disponibile, nella versione definitiva, il software (Gerico) per la compilazione e il calcolo degli studi di settore che, come noto, interessano una vastissima platea di contribuenti. Questa situazione critica e problematica non consente agli operatori una determinazione definitiva e puntuale delle imposte da versare. Infatti, le risultanze degli studi di settore determinano, molto spesso, scelte del contribuente che poi influiscono sulla quantificazione dei tributi dovuti.
La scadenza del 17 giugno 2013, inoltre, coincide con quella per il versamento dell’acconto Imu che, anche per effetto dei recenti provvedimenti modificativi e sospensivi, vede un quadro applicativo del tributo tutt’altro che chiaro. La richiesta dei Commercialisti è motivata, in un quadro di costruttiva collaborazione istituzionale che da sempre caratterizza i rapporti fra l’amministrazione finanziaria e la categoria, dalla necessità di offrire una adeguata e puntuale assistenza ai contribuenti. Quando in anni passati ci si è trovati in situazioni simili – ricordano i commercialisti a Saccomanni – sono state varate proroghe rispetto ai termini ordinari. Gli Ordini territoriali firmatari dell’istanza chiedono al ministro Saccomanni che venga concessa anche quest’anno una proroga, posticipando il termine all’8 luglio 2013″. E la proroga, a quanto si apprende, ci sarà come ogni anno. (ANSA)