Fiumicino, due assemblee Flightcare: ritardi e proteste per il ritiro bagagli
ROMA (27 novembre) – Giornata di disagi quella di oggi all’aeroporto di Fiumicino. Dopo la protesta di alcuni tassisti contro l’abusivismo e l’inefficienza della direzione
aeroportuale, due assemblee indette dall’Handler Flightcare, una delle
4 società che a Fiumicino forniscono i servizi aeroportuali di
assistenza a terra per bagagli, merci, posta e operazioni in pista. La
prima è iniziata questa mattina alle 10, la seconda nel pomeriggio. È
arrivata intanto, come riferiscono fonti della Fit Cisl
che confermano lo sciopero di 4 ore domani dalle 12 alle 16, la
«precettazione per i lavoratori che hanno dato vita alla prima
assemblea mattutina e che hanno quindi ripreso servizio nel primo
pomeriggio, prima dell’inizio della seconda».
Centinaia i passeggeri che hanno subito disagi. Molti sono ancora in attesa dei bagagli e sono radunati nella sala arrivi dinanzi ai banchi di assistenza Flightcare,
per avere informazioni sulla mancata riconsegna dei bagagli. Tra i
viaggiatori anche molti stranieri, provenienti da Tripoli, Londra,
Dublino, Catania. Alcuni hanno perso coincidenze con altri voli, altri,
dopo aver presentato la denuncia di mancata consegna bagaglio, hanno
preferito lasciare lo scalo. Non sono mancati momenti di vivace
protesta riportati alla calma dalla guardia di Finanza. Ritardi si sono
registrati anche nella partenza di alcuni voli operati dalle compagnie
aeree servite da Flightcare come Blue Air, Aegean, Fly Baboo, Blue Panorama, essendo ridotto il personale addetto al carico dei bagagli da stiva. Ritardi anche per voli come Malaysia per Kuala Lumpur, Mea per Beirut, della Cathay per Hong Kong , della German Wings per Colonia, della Swiss per Zurigo, della Libyan per Tripoli.
Al centro della protesta dei lavoratori il piano di ristrutturazione aziendale.
Quest’ultimo, a detta delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl,
Uiltrasporti e Ugl, firmatarie della protesta, oltre a «ricercare il
contenimento dei costi esclusivamente nelle buste paga dei lavoratori,
prevede 85 esuberi e persegue una politica aziendale che punta solo a
ridimensionare anzichè rilanciarsi sul mercato».
Le proteste dei passeggeri. «Siamo atterrati da Catania con il
volo Wind Jet a mezzogiorno – dice Azzurra C., di Gela – e da oltre due
ore, ormai, siamo in attesa dei bagagli. Abbiamo chiesto informazioni e
ci hanno detto che l’assemblea era finita, ma finora nessuna traccia
sul nastro bagagli. Dobbiamo proseguire in treno per Firenze, speriamo
di farcela». «Ma come, sono finiti i problemi di Alitalia ed ora combattiamo su un altro fronte? – si lamenta un passeggero giunto dal Cairo con Egyptair È assurdo: siamo in Italia e sono due ore e 20 minuti che attendiamo i bagagli e non ci dicono assolutamente nulla».
Annunci ripetuti hanno informato fino a sera i viaggiatori di possibili ritardi e disagi
a causa delle assemblee. Ritardi pesanti hanno interessato alcuni voli
come quelli della Aegean per Rodi, della Malaysia per Kuala Lumpur,
della Mea per Beirut, dell’Egyptair per Cairo, della Cathay per Hong
Kong , della German Wings per Colonia, della Swiss per Zurigo, della
Lybian per Tripoli.
L’Enac ha chiesto la precettazione per
i disagi causati all’aeroporto di Fiumicino dall’assemblea dei
lavoratori della società Flaitcare. L’Enac esprime in una nota «forte
preoccupazione per la mancanza di regolarità del trasporto aereo nella
giornata di oggi, ma anche in previsione delle imminenti festività di
dicembre, rende noto di aver chiesto oggi al prefetto di Roma un
provvedimento per la precettazione».
«C’è stata, come prevedevamo, una notevole partecipazione dei lavoratori – riferisce Stefania Fabbri, Fit Cisl
– La richiesta di precettazione dell’Enac? Non ce l’aspettavamo:
piuttosto dall’Enac ci attendevamo un ruolo più attivo nelle trattative
con la Flightcare: ha lasciato troppo spazio all’azienda e questo non
ha fatto altro che penalizzare le rivendicazioni dei lavoratori».