Fiumicino, tassisti in “autogestione” per protestare contro l’abusivismo
mattina all’aeroporto di Fiumicino fino alle 14.30. Le organizzazioni
sindacali delle auto bianche, indossando fratini fluorescenti con la
scritta “servizio taxi” hanno manifestano il loro dissenso contro la
«mancata applicazione delle norme contro l’abusivismo, l’inefficienza
della direzione aeroportuale, delle istituzioni locali e del Governo
che non mantengono gli impegni ma tentano di isolare un’intera
categoria».
Protesta anche contro la sospensione da parte dell’Enac dell’ordinanza
con la quale l’ente ha imposto nuovi limiti all’ attività di noleggio
con conducente nello scalo romano, fatto che ha provocato ieri il
rinvio dell’esame dei ricorsi degli ncc da parte del Tar.
I tassisti per protesta hanno lavorato senza il trasponder e il
consueto servizio di chiamata dal cosiddetto «Polmone» dei taxi, che
serve normalmente per regolamentare le corse delle auto bianche che
raggiungono lo scalo. In venti, con appositi fratini di colore
arancione facilmente riconoscibili, con la scritta «Taxi Service»,
hanno smistato, nel settore Arrivi, manualmente le chiamate dei taxi
che provengono dal parcheggio lunga sosta, dove si trova il «polmone».
«Oggi Fiumicino non paga più la gabella ad aeroporti di Roma – spiega il responsabile dell’Unica Taxi Nicola di Giacobbe – i tassisti non pagano un servizio che non c’è». Diverse le sigle che protestano, tra cui «Ati, Cisl, Federtaxi ed Ugl», come dicono i manifestanti.
Secondo il responsabile Ati Taxi, Adriano Muccini, «abbiamo dovuto
necessariamente prendere questa decisione. Non diamo un disservizio a
clienti, ma questa situazione va avanti da troppi anni. Le ordinanze
del direttore dell’aeroporto prevedevano un netto miglioramento del
servizio, con gli Ncc
che dovevano attenersi a regole scrupolose. Davano la possibilità di
fornire trasparenza anche a clienti. Ma non si sono mai concretizzate.
Questa giornata di autogestione è il modo attraverso cui, aggiunge,
chiediamo al direttore di chiarire la sua posizione rispetto la
regolarità».
«I noleggiatori con conducente – ha spiegato Sandro De Rosa, tassista e
sindacalista dell’Ati Taxi – non ne vogliono sapere di operare con le
stesse nostre modalità: ovvero con un parcheggio dotato di polmone a
loro dedicato, nelle vicinanze del nostro, che servirebbe per
regolamentare anche le loro corse. Il parcheggio, che è costato 200
mila euro, era pronto già ad agosto, ma loro di andarci non ne hanno
voluto sapere; piuttosto hanno presentato ricorso al Tar, ora rinviato.
Questo vuol dire il ritorno del ‘Far west»’.
Secondo i sindacalisti la protesta ha prodotto i primi risultati:
«Normalmente il venerdì alle 10 abbiamo svolto circa 250-300 corse.
Oggi abbiamo riscontrato il 150% del servizio in più». Per il
responsabile Cisl Piero Onorati «questo non è un aeroporto, è un
mercato arabo. Siamo stanchi della situazione, di vederci sottrarre
lavoro da chi non ha diritto. Senza risposte concrete siamo pronti ad
proseguire nella lotta».
Sospesa l’autogestione. «Le organizzazioni sindacali firmatarie
oggi si sono incontrate con la direzione aeroportuale insieme a
rappresentanti Adr. Dopo aver esposto le ragioni e le problematiche
esistenti nel sedime aeroportuale, preso atto della possibilità
immediata, quindi, della direzione aeroportuale di procedere
nell’applicazione dell’ordinanza 14 del 2009, ritengono di sospendere
l’autogestione in atto, anche in relazione alla disponibilità e
all’impegno a concedere a breve termine due box informativi agli arrivi
nazionali e internazionali. I sindacati hanno avanzato inoltre la
necessità di avere un servizio di accoglienza informativo, con
personale riconoscibile designato dalla categoria, dentro
l’aerostazione. I sindacati hanno fissato per il 4 dicembre l’entrata
utile in vigore della nuova ordinanza. In assenza di concreti
riscontri, la citata data è da considerarsi come la ripresa
dell’autogestione e di altre forme di lotta per contrastare
l’abusivismo in tutte le sue forme».
Chi non ha aderito alla protesta. Ata Casartigiani, Claai Atapl,
Assartigiani, Confartigianato, Uti, Ciisa Taxi, Uil, Uri, Cna, Fast
Taxitalia, Uritaxi, «non hanno ritenuto opportuna l’iniziativa
dell’autogestione all’aeroporto di Fiumicino da parte di alcune sigle
in quanto il ricorso al Tar sull’Ordinanza Enac era stato già
precedentemente ritirato in data 26.11.2009 dagli autonoleggiatori
ricorrenti per non creare un inutile disagio all’utenza e alla
categoria. Tutto ciò supportato anche dalle prime notizie moderatamente
positive che giungono dal tavolo tecnico presso il ministero del
Trasporti, dove è stato per la prima volta ribadito e condiviso il
concetto della territorialità delle licenze e delle autorizzazioni da
noleggio con conducente».