Floridiana, arriva la task force. “Presto la riapertura del parco”
«Grazie a una positiva collaborazione interistituzionale si potrà al più presto procedere alla cura necessaria delle piante e consentire nuovamente ai cittadini di Napoli di godere di questo straordinario patrimonio», si legge in un comunicato del ministero che arriva in serata. Che parla anche di «speculazioni politiche, del tutto strumentali alla campagna elettorale». E promette presto la riapertura. Ma stiamo ai fatti: trecentomila euro all’anno era lo stanziamento per la manutenzione del parco. Venuti meno questi fondi, nessuno si occupa più della pulizia o della vigilanza, della potatura del verde o del controllo sulla tenuta degli alberi d’alto fusto. E la Floridiana è stata chiusa al pubblico. «Già oggi — racconta la direttrice del parco e del museo, Luisa Ambrosio — sono venuti per un sopralluogo i tecnici della Regione. L’ente ha i mezzi finanziari per intervenire, ma mancano gli strumenti. Il Comune, invece, gli strumenti li ha». Ed allora bisognerà unire le forze. L’assessore comunale all’Ambiente, Gennaro Nasti, ha fissato per oggi una riunione per fare il punto della situazione e organizzare un intervento. «Siamo pronti a fare la nostra parte», afferma. Ed anche il sindaco Iervolino ha chiesto ai suoi uomini di farsi in quattro per giungere ad una soluzione. Il Comune in passato si era fatto carico della manutenzione del parco e della vigilanza di alcune zone dei giardini. Ma la nuova soprintendente Mochi Onori non aveva, ad ottobre, rinnovato la convenzione firmata da Nicola Spinosa nel 2003. Consegnando la villa all’incuria e condannandola, di fatto, al degrado. Contro il quale, dopo la denuncia di Nasti, scende in campo anche la Regione: «Il mio assessorato — afferma l’assessore all’Agricoltura Vito Amendolara — intende contribuire alla tutela e alla messa in sicurezza del patrimonio naturalistico della villa. In un momento di grandi ristrettezze economiche diventa fondamentale la cooperazione tra le pubbliche amministrazioni per una strategia integrata di gestione del territorio; in questo caso, per restituire alla fruizione dei cittadini una delle poche aree verdi metropolitane». E farlo in fretta: per sabato sono già due le manifestazioni organizzate dai Verdi e dal Comitato valori collinari alle porte della Floridiana per protesta contro quei cancelli chiusi. E mentre i verdi chiedono le dimissioni della soprintendente, il delegato provinciale di Assoutenti, Antonio di Gennaro, rispedisce al mittente l’ipotesi di far pagare un biglietto per l’ingresso al parco (e usare i soldi per la manutenzione che il governo ha tagliato). Intanto ieri centinaia di cittadini si sono visti negare l’accesso al giardino. La protesta cresce sul web e tra gli abitanti del Vomero, ed anche il candidato sindaco Luigi De Magistris ha voluto dire la sua: «La Floridiana non deve essere chiusa: il ministero dei Beni culturali ha il dovere di farsi carico economicamente». E Legambiente: «È solo l’effetto dovuto a ritardi e tagli che hanno impedito alla Soprintendenza di assicurare la manutenzione del verde».