Fmi: Pil Italia 2011 a +1%, debito al 120,6%
L’Italia crescerà nel 2011 dell’1,0% e nel 2012 dell’1,3%. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), ritoccando lievemente al ribasso (-0,1 punti percentuali) la stima per il pil di quest’anno rispetto ad aprile e lasciando invariata quella per il prossimo.
Il debito italiano si attesterà al 120,6% del pil nel 2011 e al 120,3% nel 2012.
DEFICIT 2011 4,1% POI CALA, SOTTO MEDIA EURO – Il deficit italiano nel 2011 si attesterà al 4,1% per poi scendere al 3,2% nel 2012. Lo afferma il Fondo Moentario Internazionale (Fmi), rivedendo al rialzo rispetto ad aprile le stime del deficit italiano di 0,2 punti percentuali quest’anno e di 0,3 punti percentuali il prossimo. Il dato italiano è migliore di quello della Francia, il cui deficit si attesterà al 5,8% nel 2011 e al 4,9% nel 2012, e inferiore alla media di Eurolandia del 4,3% quest’anno e del 3,4% il prossimo.
DA CONTI PUBBLICI E FINANZA RISCHI PER RIPRESA – Le sfide di bilancio pongono “diversi rischi per la ripresa. L’economia globale ha voltato pagina dalla Grande Recessione ma per assicurare la transizione dalla ripresa all’espansione servono sforzi concertati”: sono necessari piani di risanamento dei conti pubblici credibili. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sottolineando che nelle economia avanzate è necessario gestire le vulnerabilità del settore finanziario. E in questo senso la situazione in diverse economie europee è più critica che da altre parti. I rischi finanziari “sono aumentati per tre motivi: primo i rischi al ribasso per la ripresa sono aumentati. Secondo i timori sulla sostenibilità del debito e gli sforzi per gli aggiustamenti nell’Europa periferica si traducono in pressioni sui mercati e nel timore di potenziale contagio. Ci sono rischi politici sugli aggiustamenti di medio termine. Terzo il prolungato periodo di tassi bassi potrebbe spingere gli investitori verso asset più rischiosi in cerca di rendimento”.
VOLATILITA’ FINANZA SALE, PESA CRISI DEBITO, CASE USA – La volatilità dei mercati finanziaria è aumentata e questo riflette “i timori del mercato sui rischi sovrani e gli sviluppi nella periferia dell’area euro e della persistente debolezza del mercato immobiliare americano”. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi).
CINA MOTORE ECONOMIA MONDO; TAGLIO STIME GIAPPONE – La Cina si conferma motore dell’economia mondiale con un pil in crescita del 9,6% nel 2011 e del 9,5% nel 2012. Lo afferma il Fondo MOnetario Internazionale (Fmi), tagliando in modo deciso le stime per la crescita giapponese, la cui economia quest’anno si contrarrà dello 0,7% (-2,1 punti percentuali rispetto alle stime di aprile). Il pil giapponese salirà nel 2012 del 2,9% (+0,8 punti percentuali) rispetto ad aprile.
TAGLIA PIL USA 2011-2012, MEGLIO STIME EUROLANDIA – Gli Stati Uniti cresceranno del 2,5% nel 2011 e del 2,7% nel 2012. Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivede al ribasso le stime di crescita americane rispetto ad aprile abbassandole di 0,3 punti percentuali per quest’anno e di 0,2 punti percentuali per il prossimo. Il pil di Eurolandia nel 2011 è stimato salire più del previsto nel 2011 a +2% (+0,4 punti percentuali rispetto ad aprile), mentre nel 2012 si fermerà a +1,7% (-0,1 punti percentuali).
LIEVE RALLENTAMENTO CRESCITA MONDO, AUMENTO RISCHI – La crescita economica mondiale rallenta lievemente e i rischi al ribasso aumentano. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nell’aggiornamento del World Economic Outlook, sottolineando che la crescita resta a diverse velocità, con le economie avanzate deboli. Il Fmi invita a “forti aggiustamenti per assicurare la crescita e l’occupazione”. Secondo il Fmi in “molte economie avanzate” servono “piani di risanamento credibili e bilanciati e riforme” mentre nelle economie avanzate sono necessarie una “stretta e un ribilanciamento della domanda”. Secondo l’Fmi, l’economia mondiale crescerà nel 2011 del 4,3% e accelererà nel 2012 al 4,5%. Il Fondo Monetario Internazionale taglia di 0,1 punti percentuali la crescita di quest’anno rispetto alle stime di aprile e lasciando invariata quella per il prossimo. Le economie avanzate cresceranno nel 2011 del 2,2% (-0,2 punti percentuali) e nel 2012 del 2,6% (invariata) mentre quelle emergenti cresceranno del 6,6% quest’anno (+0,1 punti percentuali) e del 6,4% (-0,1 punti percentuali) il prossimo.
PERIFERIA EURO PUO’ FAR DERAGLIARE RIPRESA MONDO – La posta in gioco è molto alta nella periferia dell’area euro, che non può uscire dal tunnel da sola. Lo ha detto il capo economista del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Olivier Blanchard, sottolineando che la periferia dell’area euro può far deragliare la ripresa globale.