Forestale: maxi-sequestro di latte cinese a Napoli.
Porto di Napoli al setaccio da parte del Corpo Forestale dello Stato che ha sequestrato 10 quintali di latte cinese a rischio melamina. Zaia: “Lotta senza quartiere a truffe e frodi alimentari” / Ministero della Salute: scoperti i primi tre casi di melamina in Italia
Porto di Napoli al setaccio da parte del Corpo Forestale dello Stato che ha sequestrato 10 quintali di latte cinese ad alto rischio melamina e alimentari fra i quali mozzarella, prodotti caseari e tè cinese al latte. Sono i risultati dell’operazione “Lanterne Rosse” sulla sicurezza alimentare, che ha visto impegnati questa mattina a Napoli più di cento forestali
Il bilancio finale dei sequestri è di 10 quintali di latte cinese ad alto rischio melamina, 300 chili di mozzarella cinese, 50 chili di prodotti caseari, più di 100 chili di tè cinese al latte, 90 chili di papaia cinese al latte e 7 chili di zampe di gallina, la cui importazione è vietata per l’elevato rischio di influenza aviaria.
La Forestale ha inoltre sequestrato 40 chili di datteri di mare di provenienza locale e destinati all’esportazione in Cina, 10 chili di carne bianca, molluschi, pesci, circa 100 chili di funghi lavorati privi di qualunque etichetta e 500 chili di uova lavorate, per un totale del 70% dei prodotti rinvenuti senza alcuna etichettatura. Circa 20 mila kg di alimenti non conformi alle norme europee sulla tracciabilità sono stati confiscati e avviati a distruzione.
Sono sette le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria. Sono state inoltre spiccate multe per centomila euro e sequestrati due esercizi commerciali totalmente abusivi.
“La comunità cinese non tema: le attività criminali non hanno etnie o colori di sorta – ha detto Zaia – Ma è bene che tutti sappiano che chiunque trasgredisca la legge e cerchi di avvelenare i consumatori italiani, sarà severamente perseguito e punito”.
E proprio oggi sono stati resi noi i risultati delle analisi condotte dai Nas e disposti dal Ministero della Salute. Sono stati scoperti i primi tre casi di melamina in Italia: su 48 campioni esaminati dall’Istituto Zooprofilattico di Torino uno yogurt e due confezioni di latte sono risultati positivi. Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha definito la Cina “la protagonista di uno dei più grandi attentati alla salute globale del pianeta” ma anche affermato che “la situazione italiana è sotto controllo”. Ha inoltre annunciato che a breve i prodotti alimentari provenienti dalla Cina potranno essere importati e introdotti in Italia solo da quattro “punti di accesso”: gli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino, il porto di Genova e il porto di Napoli.
PUBBLICITA’ INGANNEVOLE. Antitrust infligge multa di 230mila euro all’INPDAP
MA CHI PAGA?
Ammonta a 230mila euro la multa inflitta dall’Antitrust all’INPDAP, l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, per aver effettuato una pratica commerciale sleale. Da settembre 2007 l’istituto ha effettuato una campagna pubblicitaria inviando per posta ai pensionati un opuscolo dal titolo “I servizi Inpdap non hanno età – Guida per chi è in pensione” riguardante l’offerta di prestiti e mutui erogati dalla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’ente.
La segnalazione all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato è arrivata da Codacons, l’Associazione dei Consumatori che ha fatto presente che le affermazioni contenute nella pubblicazione potevano indurre in errore i destinatari, sulle caratteristiche dell’offerta stessa. Infatti l’opuscolo prospetta la possibilità per i pensionati che aderiscono al fondo della Gestione unitaria dell’Inpdap di accedere alle prestazioni creditizie indicate a partire dal 1° novembre 2007. In realtà i finanziamenti potrebbero essere concessi soltanto ai soggetti che hanno maturato un’anzianità di iscrizione allo stesso fondo pari ad almeno 3 anni.
L’Antitrust ha ritenuto la pratica commerciale scorretta ai sensi dell’articolo 20 del Codice del Consumo, in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio cui è destinata.