Forlì – Sono state 355 le pratiche che nel 2010 ha trattato il difensore civico, l’istituto comunale per la difesa dei cittadini “vittime” dei soprusi della pubblica amministrazione, Ma quali sono i maggiori destinatari delle proteste? Quelle più frequenti, con ben 55 casi, sono state le pratiche aperte nell’ultimo anno contro le Polizie Municipali , 26 quelle contro le Politiche Welfare e 21 gli esposti all’Amministrazione comunale di Igiene e Ambiente.
Questo solo per quanto riguarda le lamentele nei confronti dei Comuni, che sono state 213. Altre 106 riguardano gli enti statali ed infine 162 sono indirizzate agli enti erogatori di servizi, come per esempio Hera e le società di riscossione tributi.
Tra gli oggetti più contestati alla Polizia Municipale assumono una posizione di rilievo i verbali degli accertamenti di violazioni delle regole del Codice della Strada. A questo proposito, la competenza del difensore civico non è quella di difendere la “parte lesa” ma impegnarsi a far riesaminare il provvedimento. Per quanto riguarda le Politiche welfare, invece, i problemi che maggiormente emergono sono quelli riscontrati da alcuni cittadini nell’attribuzione della casa e nella riscossione di contributi finanziari da parte del Comune. Mentre richieste di rimozione di alcuni edifici ancora in eternit e amianto caratterizzano alcune delle pratiche aperte in ambito Igiene e Ambiente.
Ma nella “lista nera” si trovano anche molti privati, in primo luogo le Agenzie di Riscossione Equitalia e Corit, con 33 pratiche aperte nel 2010, 26 sulle aziende USL, e 18 su Hera e 15 sugli operatori di telefonia. In questo caso gli esposti hanno riguardato presunte irregolarità nelle bollette e nell’erogazione dei servizi.