Forzati al part time Costretti da assenza di alternative
Forzati al part time: una scelta dettata dall’assenza di altre alternative, dall’impossibilita’ di trovare un impiego a tempo pieno. E che riguarda sia gli uomini, ben il 56,3%, sia le donne, il 42,8%. E’ quanto emerge dal bollettino ‘Monitor’, la banca dati dei mercati del lavoro del ministero curata dall’agenzia tecnica Italia Lavoro. Una fotografia del tempo parziale nel nostre Paese, dove la sua incidenza sul totale dei lavoratori e’ del 14,3%. A farlo soprattutto le donne: il 27,9% contro il 5,1% degli uomini. Lavoro ad orario ridotto, dunque, non frutto di una libera scelta, ma di una necessita’. ”Dovuta, in particolari contesti, – come rileva lo studio – a chance occupazionali ‘compresse’ e a mercati del lavoro caratterizzati da criticita’ strutturali”.
* FORZATI AL PART TIME. In alcune regioni, dove e’ piu’ forte la sofferenza occupazionale, la quota di lavoratori che svolge un’attivita’ a tempo parziale non per scelta e’ piu’ alta: ad esempio per gli uomini, in Sicilia, la percentuale e’ dell’ 81%, in Calabria del 79,7%, in Puglia del 74,6%, in Campania del 74,2%, in Basilicata del 72,8% e in Sardegna del 71,7%. E incidenze simili si registrano anche per la componente femminile nelle stesse regioni, con valori che oscillano tra il 65,2% della Campania e il 62,7% della Puglia. Al contrario nelle regioni centro-settentrionali i dati sono abbondantemente al di sotto di quelli rilevati per il Mezzogiorno.
* DONNE PART TIME CONCENTRATE TRA 35-44 ANNI. La percentuale di donne e’ maggiore per la fascia di eta’ tra i 35 e i 44 anni (37%), mentre quella minore si registra tra i 15 e i 24 anni (6,6%). Nella fascia di eta’ che raccoglie il maggior numero di donne occupate a tempo parziale si evidenziano percentuali superiori al 40% per Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige; piu’ basse, inferiori al 35%, si hanno invece in Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Toscana.
* ARTIGIANI E OPERAI IN PART TIME. Gli occupati maschi che utilizzano questo tipo di orario di lavoro sono soprattutto artigiani, operai specializzati e agricoltori e quelli che svolgono professioni qualificate nelle attivita’ commerciali e nei servizi. Per le donne, invece, si rileva una maggiore incidenza tra chi svolge professioni qualificate nelle attivita’ commerciali e nei servizi, nelle professioni non qualificate.
* TITOLO DI STUDIO. Per quanto riguarda il livello di istruzione, tra gli uomini prevale la licenza media e secondaria. Le donne in part time, invece, posseggono prevalentemente un’istruzione secondaria.