Francia: sei bambini ricoverati per un nuovo caso di infezione da E. Coli
L’epidemia legata al cosiddetto batterio-killer, potrebbe registrare un nuovo, inquietante capitolo. Anche se non ci sono prove certe che il nuovo caso registrato in Francia sia in qualche modo collegato. E per il momento l’agenzia regionale sanitaria locale ritiene che i collegamenti non ci siano ma siamo davanti ad una diversa infezione. Sei bambini sono infatti stati ricoverati in condizioni «preoccupanti» al policlinico di Lille, nel nord della Francia, per un’infezione alimentare legata a un tipo raro di batterio E. Coli dopo aver mangiato hamburger sospetti.
LA VICENDA – Lo stato di salute dei sei è giudicato in alcuni casi «serio», dicono i medici che al momento, però, non parlano di prognosi riservata anche se tre di loro sono tuttora in dialisi. Cinque dei bambini, fra i 20 mesi e gli 8 anni, sono stati ricoverati in rianimazione pediatrica dopo essere stati colti da diarree con perdite di sangue «importanti», che sono sembrate legate alla consumazione di hamburger surgelati di marca «Steaks Country», venduti negli ipermercati Lidl, secondo quanto reso noto dall’Agenzia regionale per la salute. «Questa infezione ad Escherichia coli – sottolinea l’agenzia – non ha alcun legame, al momento, con l’epidemia registrata in Germania», che ha provocato la morte di 38 persone. Uno dei cinque bambini ha potuto lasciare l’ospedale già nella serata di mercoledì, gli altri sono ancora in osservazione. Le autorità regionali hanno già disposto il ritiro delle confezioni di hamburger ed è stato lanciato un appello a chi le avesse acquistate a riportarle nei punti vendita. Il produttore di hamburger, la società Seb, con sede a Saint-Dizier (Haute-Marne, a est), ha annunciato il ritiro di tutti i lotti di carne coinvolti, in un comunicato emesso nella notte tra mercoledì e giovedì.
LIDL FRANCIA – «La sicurezza e la salute dei nostri clienti sono nostre priorità», così Lidl-France, tramite il co-gestore dei supermercati in Francia Jerome Gresland, chiarisce la sua posizione. «La posizione di Lidl è chiara: per precauzione abbiamo ritirato dalla vendita la carne incriminata e abbiamo proceduto al ritiro dei prodotti con data di scadenza 10, 11 e 12 maggio 2012», ha aggiunto Gresland, secondo il quale è la prima volta in 10 anni che la grande catena deve far fronte a un problema simile. Il prodotto incriminato è venduto in scatole da un chilogrammo (10 hamburger da 100 grammi) con una data di scadenza che va dal 10 al 12 maggio. Le autorità hanno invitato i clienti che hanno acquistato questa carne di «non consumarla e di consegnarla al punto vendita».
LA CARNE PROVENIVA DALLA GERMANIA – La carne che avrebbe intossicato sei bimbi nel nord della Francia, proveniva dalla Germania: lo ha sottolineato l’azienda francese Seb, che ha prodotto gli hamburger venduti presso la catena di supermercati Lidl finiti sui piatti delle piccole vittime. La carne è stata macellata in Germania, ha precisato Seb, per poi essere trasformata in Francia.