Fs Magliana “vietata” ai disabili
La stazione romana della Magliana è uno snodo importante per i cittadini della capitale eppure è stata “totalmente abbandonata“. Marco Rollero, responsabile del comitato nazionale per i diversamente abili
e sicurezza del movimento civico italiano iostoconsilvio.it, racconta a
Tgcom le difficoltà di quanti si trovano a dover partire o arrivare
alla Magliana. “Niente bagni pubblici, nessuna video sorveglianza e
troppe barriere architettoniche”.
Alla
Magliana gli impedimenti sono così tanti da non crederci. “Tra il
binario 1 e il 2 non esistono gli elevatori per permettere ai disabili
di entrare o uscire dalla stazione – spiega Rollero a Tgcom – senza
contare che lungo l’unica rampa che agevolerebbe alle carrozzine di
muoversi sono stati messi dei paletti”.
L’unico modo ai diversamente abili di accedere ai treni è di “farsi portare in braccio fino alle banchine, stesso problema una volta scesi dal treno di ritorno a casa”.
“Non
esiste nemmeno una biglietteria in stazione e l’unica rivenditoria si
trova presso un bar dall’altra parte della Via Magliana, una strada
particolarmente pericolosa da attraversare” aggiunge dettagli ancora
più incredibili Marco Rollero, il responsabile del comitato nazionale
per i diversamente abili e sicurezza del movimento civico italiano
iostoconsilvio.it, nato appena due mesi fa.
Residenti e non si “sentono abbandonati e a rischio poiché in stazione non esiste un sistema di video sorveglianza, le colonnine S.O.S. sono fuori uso da oltre un anno e non c’è nemmeno un bagno pubblico” . E’ tutto chiuso in stazione perfino la sala d’attesa che è stata sigillata per “evitare che qualche vagabondo potesse trasformarla in una vera e propria toilet”
La
situazione in cui è stata abbandonata la stazione della Magliana è
tanto più incredibile se si pensa che “c’è una forte affluenza di
passeggeri diretti o di ritorno dall’aeroporto di Fiumicino ma soprattutto dovuta al fatto che nelle immediate vicinanze c’è un ospedale“.
Rollero
ha intenzione di non mollare sulla questione:”Abbiamo fatto presente la
situazione alle Ferrovie dello Stato a al Ministro delle pari
opportunità nella speranza di sensibilizzare al punto da ottenere un
intervento per abbattere le barriere architettoniche e ridare
finalmente l’accesso ai portatori di handicap, e non creare un’
interruzione di pubblico servizio come accadendo già da tempo”.