FUNERALI PAGANELLI, L’APPELLO DEI FIGLI E DEL LEADER DEL MOVIMENTO ANTI EQUITALIA
La Chiesa Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, gremita di cittadini per i funerali di Pietro Paganelli. Una fiumana di gente si prolungava fin fuori la parrocchia. In molti hanno voluto essere presenti per Pietro Paganelli e la sua famiglia dimostrando massima solidarietà e vicinanza.
“Grande calore da parte dei cittadini ma le istituzioni erano assenti – ha affermato l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Paganelli e leader del movimento Anti Equitalia, il cui testimonial è Sergio Paganelli -. All’uscita della chiesa dopo la funzione solo il sindaco di Pozzuoli è venuto a portare il suo messaggio di cordoglio. Per una dramma così forte, che purtroppo sta colpendo molti contribuenti italiani, le istituzioni avevano il dovere morale e civile di essere presenti. Ribadisco che i cittadini non possono essere lasciati soli, le vittime di questo sistema di riscossione sbagliato vanno tutelate e a loro deve andare la massima solidarietà e sostegno”.
Durante il rito funebre è stata letta dai quattro figli di Paganelli una toccante lettera in cui si accusava Equitalia per la responsabilità politica dell’accaduto ed in particolare i singoli agenti degli uffici della Società di Riscossione, responsabili di aver avviato i procedimenti esattoriali illegittimi.
La figlia di Paganelli ha accusato inoltre il giornalista Bruno Vespa e l’atteggiamento di alcuni giornalisti che, a detta che dell’avvocato Pisani, “sembrano schierati col sistema”. Nello specifico a Vespa è stato contestato il modo con cui davanti a migliaia di telespettatori italiani è stato presentato Pietro Paganelli.
“Sono stati usati appellativi come “evasore” e “fortunato”, immagine completamente distorta e falsata, in quanto Pietro Paganelli era uno di quegli artigiani storici che, tramite la sua impresa, ha da sempre contribuito allo sviluppo della città di Napoli e dell’intero Paese” – spiega Pisani ricordando le parole della figlia di Paganelli.
“Riteniamo responsabile Equitalia e i suoi agenti del gesto estremo del signor Pietro – ribadisce Pisani facendosi portavoce della famiglia del defunto -. Porteranno un peso sulla coscienza che non potrà mai essere cancellato. Chiediamo – conclude il legale della famiglia Paganelli – che lo Stato prenda atto della tragedia e del dramma che continua a diffondersi nel nostro Paese. Il nostro movimento è nato in memoria di Pietro Paganelli e di tutte le vittime innocenti di questo sistema illegittimo e faremo giustizia per loro e per tutti i contribuenti vessati ed in difficoltà. Il nostro appello ai cittadini è di non commettere gesti estremi, la vita è sacra. Alle istituzioni diciamo di aprire gli occhi e sostenere il popolo italiano, l’unica vera forza che costruisce il nostro Paese”.