Garanti Ue contro Google: le nuove regole violano la privacy degli utenti
Le Autorità Garanti della Privacy Ue raccomandano a Google di adottare
rapidamente una serie di garanzie a tutela della privacy degli utenti.
Mountain View dovrebbe, in particolare, inserire informative privacy
all’interno dei singoli prodotti, anche mediante dispositivi
informatici. Non solo: dovrebbe fornire informazioni accurate riguardo
ai dati più a rischio, come quelli sulla localizzazione e quelli sui
pagamenti on line, oltre ad adattare le informative alle tecnologie
mobili.
LA LETTERA – Sono questi i contenuti della lettera inviata a
Google e sottoscritta dai presidenti di tutte le autorità per la
protezione dei dati personali dell’Ue. Una lettera che conferma le forti
preoccupazioni espresse nei mesi scorsi sui possibili rischi per la
privacy degli utenti europei derivanti dall’attività di combinazione dei
dati. «Le nuove regole sulla privacy decise da Google – si legge nella
lettera – non sono adeguate a tutelare gli utenti europei» perché
consentono alla società di incrociare in via generalizzata i dati degli
utenti che utilizzano qualsiasi servizio (da Gmail a YouTube a Google
Maps solo per citarne alcuni).
società di adottare meccanismi semplificati di «opt out» (opposizione al
trattamento dei loro dati), sia che l’utente sia iscritto o meno ad un
servizio, e di ottenere il consenso espresso degli utenti all’incrocio
dei dati. Il messaggio inviato a Mountain View è stato sottoscritto
anche dall’Autorità Garante italiana, che ha incontrato nei giorni
scorsi i rappresentanti di Google e sta seguendo con grande attenzione
gli sviluppi della questione. «Google tratta i dati di milioni di utenti
sparsi nel mondo i quali non sempre sono consapevoli dell’uso che viene
fatto delle loro informazioni personali. Per questo è indispensabile
che operi in modo corretto e nel rispetto dei diritti fondamentali, così
come riconosciuti dall’Unione europea – ha detto il presidente
dell’Autorità italiana, Antonello Soro – L’azione coordinata delle
Autorità europee svolta nei confronti di Google rappresenta in questo
senso un messaggio importante ai grandi colossi della rete affinché
accettino la sfida di una nuova policy più responsabile e attenta alla
dignità delle persone».