Gare pilotate dal Castello di Baia all’Albergo dei Poveri
Dalle indagini è emerso che, grazie alle
manovre di Guglielmo, dal 2003 al 2007, l’imprenditore Lucci e le
imprese a lui collegate direttamente o indirettamente, hanno esercitato
un dominio stabile nella zona dei Campi Flegrei e in alcuni siti
architettonici di Napoli e provincia.
In particolare, risultano essere state «pilotate» le gare per il
restauro e la valorizzazione del Castello di Baia (bandita nel 2002 per
un importo di oltre 12 milioni di euro); quella relativa al Real
Albergo dei Poveri di Napoli e l’appalto per il sito reale borbonico di
Portici.
Oltre agli appalti alle società, le interferenze di Guglielmo hanno
riguardato anche le procedure di gara per l’affidamento di determinati
incarichi professionali. Guglielmo, infatti, sembra che concordasse con
i professionisti l’importo del ribasso di gara perché non ci fossero
dubbi sull’esito dell’assegnazione dell’incarico.
Due i casi più eclatanti, l’affidamento dell’incarico di «responsabile
per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di adeguamento del
sistema antincendio del Palazzo Reale di Napoli»; e quella per
l’affidamento dell’incarico di «coordinamento per la sicurezza dei
lavori di restauro del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli».
Dalle indagini è emerso che Guglielmo ha ricevuto compensi indebiti e
che ciò è avvenuto attraverso l’emissione di fatture per prestazioni
inesistenti da parte della Studio 3 Sas, società di servizi di cui lo
stesso soprintendente è risultato essere socio occulto.
COSA DIRE AI GIOVANI ? Cosa dire ai giovani e, particolarmente, a una generazione di ragazzi, già alunni della dirimpettaia Scuola elementare statale "Dante Alighieri" di Napoli, piazza Carlo III, che negli anni ’90 si sono efficacemente impegnati con insegnanti e genitori per un’azione di promozione culturale e civile finalizzata al recupero dell’Albergo dei Poveri? "La scuola adotta un monumento"… l’incuria, le corruttele e i comitati affaristici fanno il resto: alla faccia delle aspettative dei cittadini e di quanti continuano a credere che la bellezza e la cultura possano ancora essere in grado di salvare Napoli ! Antonio Pisanti già dirigente scolastico della "Dante Alighieri"