Garlasco: Pg Cassazione chiede riapertura processo
Con l’arringa della difesa di Alberto Stasi è terminata l’udienza in Cassazione per l’omicidio di Chiara Poggi. I giudici sono rientrati in Camera di Consiglio e il presidente della prima sezione penale Paolo Bardovagni ha chiarito che i tempi potrebbero essere lunghi e protrarsi fino a domani. Il dispositivo sarà comunque reso noto domattina
LEGALE STASI, MAI GRAVI INDIZI COLPEVOLEZZA – “Durante i 6 anni del procedimento nessun giudice ha identificato gravi indizi di colpevolezza su Alberto Stasi”. Lo ha detto il difensore di Stasi, Angelo Giarda, nella sua arringa al processo in corso in Cassazione sull’omicidio di Chiara Poggi, chiedendo che i ricorsi contro la sentenza d’assoluzione di secondo grado presentati dalla procura generale e dalle parti civili siano dichiarati inammissibili o infondati Secondo l’avvocato, quello che “non ha funzionato è lo sforzo investigativo disposto dall’ufficio del pubblico ministero, che si è ostinato su Stasi”. “Io ho anche pensato che potesse essere un caso di premeditazione con dolo d’impeto, ma lo abbiamo provato? – si è chiesto il legale – Ed era solo Stasi l’unico destinatario di queste ipotesi?”. Secondo il legale, inoltre, “gli indizi evocati dall’accusa non attengono mai alla prova diretta del fatto principale, ma a profili di contorno”. “La mamma di Chiara Poggi ha ragione a chiedere giustizia ma non si può chiedere giustizia sulla testa di Alberto Stasi”, ha detto..
PG CASSAZIONE, RIAPRIRE PROCESSO – Annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello. Questa la richiesta del Pg della Cassazione, Roberto Aniello, al termine della requisitoria di oltre un’ora sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi che vede come unico imputato l’ex fidanzato Alberto Stasi. Per il Pg, nelle sentenze di primo e secondo grado che hanno assolto Alberto Stasi dall’accusa dell’omicidio si ravvisano “evidenti illogicità” e inoltre “lacune e incongruenze” e una “sopravvalutazione della prova scientifica”. Secondo Aniello. una telefonata con una risposta muta di ben 12 secondi attivata in realtà dal sistema automatico di allarme dell’abitazione, avrebbe indotto Alberto Stasi a ritenere che Chiara Poggi fosse rinvenuta dopo un suo tentativo di omicidio
Non ci sono dubbi che l’assassino di Chiara Poggi conoscesse bene la vittima e anche la casa. Questa la tesi del Pg della Cassazione Roberto Aniello che ha chiesto di annullare l’assoluzione di Alberto Stasi. Aniello nella sua requisitoria ha messo in evidenza come “non ci fossero in quel momento molte persone a Garlasco e in ogni caso nulla è emerso su altre persone che potessero avere un movente per uccidere Chiara Poggi”. Quindi “la valutazione della Corte d’appello mi sembra illogica”.