Gas, bolletta più salata Rincari a gennaio: 3% Ferme tariffe della luce
Roma – Dopo un anno di cali tornano a salire
le bollette del gas che dal primo gennaio potrebbero registrare
un aumento del 2,8%. Vale a dire un rincaro pari a 26 euro su
base annua per le famiglie “tipo” (quelle con consumi pari a
1.400 metri cubi). La stima sull’andamento delle tariffe nel
prossimo trimestre gennaio-marzo 2010, arriva da Nomisma Energia
che non prevede invece variazioni per le bollette elettriche.
Se l’indicazione trovasse conferma nel consueto aggiornamento
trimestrale dell’Authority per l’energia, atteso entro fine
mese, per il gas si tratterebbe del primo rincaro dopo quattro
trimestri di ribassi.
Bollette più salate “Dal primo gennaio 2010 – spiega
Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – le
tariffe del metano sono attese registrare un rincaro del 2,8%.
Un aumento che, per una famiglia tipo con 1.400 metri cubi
consumati in un anno, si tradurrebbe – sottolinea – in una
maggior spesa annua di 26,2 euro con il costo del gas che
subirebbe un incremento di 1,9 centesimi di euro al metro cubo,
a 69,4 cent”.
Sul fronte della luce, invece, per il primo trimestre
dell’anno prossimo gli esperti tariffari di Nomisma Energia non
prevedono al momento variazioni. Anche se non si può escludere qualche possibile ritocco.
A far riprendere la corsa alle bollette del gas gioca, ancora
una volta, l’andamento del greggio che dopo mesi in caduta
libera, ha ripreso quota nell’ultimo trimestre. E che a ottobre
è tornato a 80 dollari al barile.
L’atteso incremento dei costi del metano interromperebbe la
dinamica di ribassi registrata nell’ultimo anno quando le
bollette del gas hanno registrato, nei quattro trimestri
consecutivi, cali dell’1%, del 7,5%, dell’1,2% e del 7,7%.
Per quanto riguarda l’elettricità le stime si basano
sull’andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l’acquisto
del gas, principale fonte per la produzione elettrica, mentre
per il metano le previsioni sono elaborate in base agli
automatismi tariffari legati a greggio e prodotti
petroliferi. “Le stime riguardano gran parte del periodo di riferimento
per il prossimo aggiornamento dell’Authority”, aggiunge
l’esperto sottolineando che la variazione risente dell’andamento
delle quotazioni del greggio, “in netta ripresa ad ottobre”. E
ricordando che le variazioni si basano sulle medie
dell’andamento delle materie prime dei nove mesi antecedenti per
quanto riguarda il metano. Per la luce, l’aggiornamento è più
complesso e tiene conto oltre all’andamento passato
dei prezzi dei combustibili, anche dei prezzi in borsa
dell’elettricità, delle previsioni per il prossimo anno e,
infine, dell’andamento degli oneri legati soprattutto alle fonti
rinnovabili.