GAZEBO, NOICONSUMATORI: DOMANI MANIFESTAZIONE CONTRO SEQUESTRI
GAZEBO, NOICONSUMATORI: DOMANI MANIFESTAZIONE CONTRO SEQUESTRI ILLEGITTIMI. PISANI: INCONTRO CON IL COMUNE NON HA PRODOTTO RISULTATI, ASSENTE SOPRINTENDENTE E SINDACO
Centinaia di cittadini domani scenderanno in piazza a Napoli per manifestare contro le ingiustizie perpetrate dalla società di riscossione dei
tributi Equitalia e contro la crociata del comune di Napoli che ha preso di mira storici bar e ristoranti. La manifestazione popolare, provocatoriamente chiamata, “Un caffè al freddo” e la conferenza stampa pubblica organizzata dal movimento Noiconsumatori.it si svolgerà alle11.30 inpiazza Vanvitelli. “Obiettivo è quello di protestare – spiega l’Avv. Angelo Pisani presidente di Noiconsumatori e rappresentante delle attività commerciali sequestrate – contro i sequestri illegittimi dei gazebo e contro i pignoramenti di Equitalia per liberare i cittadini sequestrati e ipotecati”. L’incontro di questa mattina che sarebbe dovuto avvenire – spiega una nota di Noiconsumatori – alla presenza di comune, rappresentanti di categoria e Soprintendenza per definire regole chiare per chi che
svolge attività commerciali si è concluso con un nulla di fatto. “Erano assenti – denuncia l’Avv. Angelo Pisani – il soprintendente che è il soggetto più interessato da questa vicenda e il sindaco di Napoli Iervolino che continua a disinteressarsi alle vicende che colpiscono i cittadini”. “In sei mesi il comune di Napoli non ha voluto risolvere il problema – continua Pisani – avrebbe potuto chiedere il parere dell’avvocatura municipale sull’interpretazione della norma. Se la licenza edilizia è l’elemento necessario per questo tipo di strutture vorrà dire che nei prossimi giorni i sequestri colpiranno anche le edicole, i benzinai e gli stabilimenti balneari”. Appare sproporzionato e fuori luogo il modo con cui si procede, attraverso il coinvolgimento di volanti e decine di vigili urbani, sottratti a compiti operativi. Ma anche il risultato dell’attività risulta devastante: decine di posti di lavoro a rischio e l’immagine
della città. Senza contare che in molti casi, le strutture, sono autorizzate dal Comune ma prive di pareri della Soprintendenza che, il Comune stesso, avrebbe dovuto richiedere. Al danno la beffa, dunque, nella città in cui la politica e le istituzioni sono allo sbando e i cittadini continuano a pagare dazio.