Gestline condannata per fermi auto

(ANSA) – NAPOLI, 23 DIC – “La Gest Line Spa concessionaria per la riscossione dei tributi e multe soccombe nei giudizi promossi da quindici cittadini”: lo rende noto l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione “Noi consumatori”.

L’avvocato ha anche chiesto l’intervento del Prefetto “per lo scandalo in atto – si legge nella nota dell’avvocato – che vede le vittime contemporaneamente soggetti a minacce di “fermi amministrativi auto” e di ‘ipoteche pazze'”. “Nonostante la nullità delle notifiche,- spiega Pisani – la prescrizione dei crediti, risalenti anche agli anni 92/93, e gli errori degli enti impositori, i quindici contribuenti hanno rischiato di perdere tutte le auto e gli immobili di loro proprietà. Scandalosamente, la Gestline anche per un credito di poche centinaia di euro blocca insieme tutte le auto o case del contribuente, non un solo bene dello stesso comunque di maggior valore del presunto debito”.

Le sentenze a firma dei giudici (R. Oliviero, Ciaramella, I°sez., Franco VII° sez. , A. Pisciotta, R. Marzano e A. Vinti) che hanno accolto le domande dell’avvocato Angelo Pisani “respingendo ogni eccezione di giurisdizione e competenza della Gestline, condannano la concessionaria di riscossione a pagare 1000,00 euro di risarcimento danni esistenziali e da turbamento della qualità della vita in favore dei cittadini perseguitati e vessati”.

L’avvocato precisa che la Gest line deve provvedere alle spese legali e “temerarietà di lite ex art. 96 cpc, per aver ingiustificatamente minacciato e trascritto al P.r.a. i fermi amministrativi sui veicoli e moto e per aver disposto ipoteche sugli immobili dei contribuenti napoletani a fronte di presunti mancati pagamenti di cartelle esattoriali ed anche per importi inferiori ai mille euro vietati dalla norma e senza aver eseguito le notifiche degli avvisi di mora”.

“I contribuenti perseguitati dalla Gestline” e difesi dall’avvocato Angelo Pisani, “sono pronti ad intraprendere un’altra causa per far sollevare un’eccezione d’incostituzionalità nella normativa che viola il diritto di difesa e, priva, il cittadino di un bene primario come la casa o l’auto, facendolo perseguitare spesso per errori ed omissioni addebitabili proprio agli enti impositori che poi incaricano la Gestline della riscossione”.

“Nelle sentenze alcuni giudici- si legge ancora nella nora dell’avvocato Pisani – riconoscono che la condotta della Gest Line è senz’altro censurabile e lesiva dei diritti e degli interessi dei contribuenti e denota un’estrema superficialità nell’applicazione dei mezzi di riscossione.

“Gli stesso mezzi – spiega Pisani – appaiono assolutamente coercitivi e sproporzionati nei confronti del cittadino ma, addirittura, le case ipotecate sono messe in vendita per il minimo valore catastale e non per il vero valore di mercato distruggendo i cittadini”.(ANSA).