Ghedini da giudice Pomodoro per presenza premier in Aula
La proposta di legge in materia di giustizia avanzata ieri dall’onorevole Vitali
non incide in alcun modo sullo svolgimento dei processi del presidente del
Consiglio. Lo precisa in una nota Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato
del premier. “La parte di quella proposta che riguarda la prescrizione – spiega
infatti Ghedini – non ha alcuna efficacia nei processi che vedono interessato il
Presidente Berlusconi. Resta comunque ferma la mia opinione – aggiunge – che si
tratti di norma inopportuna e che debba essere ritirata”.
“In ordine alla proposta di legge presentata dall’on. Vitali in tema di
prescrizione e su cui quest’oggi molti opinionisti si sono variamente
esercitati, pur sprovvisti di qualsiasi competenza tecnico-giuridica, appare
opportuno precisare alcune semplici notazioni”, scrive Ghedini nella nota. “La
parte di quella proposta che riguarda la prescrizione – spiega l’avvocato del
premier – non ha alcuna efficacia nei processi che vedono interessato il
Presidente Berlusconi. Dopo la modifica operata nel 2005 dalla legge cosiddetta
ex Cirielli – osserva – la concessione delle attenuanti generiche per tutte le
contestazioni operate nei confronti del Presidente sarebbe del tutto neutra per
la prescrizione”. Anche “nel processo cosiddetto Mills – continua Ghedini – non
vi è la possibilità di diminuire la prescrizione per effetto di circostanze
generiche” così come “nei processi cosiddetti Diritti e Mediatrade. Ô
altrettanto palese – scandisce il parlamentare Pdl – che qualsiasi ipotesi
prescrizionale per il caso Ruby non può neppure essere ipotizzata. Di talché
nessuna incidenza neppure in astratto potrebbe avere quella norma nei confronti
del Presidente Berlusconi”. “La non condivisione tecnica, quindi – spiega ancora
-, si basa semplicemente sul fatto che la situazione attuale dell’istituto della
prescrizione, non toccato dalla proposta Vitali, è assai diversa da quando il
Ddl, da cui trae origine la proposta stessa, fu presentato nel 2001 dall’on.
Anedda. Ô quindi altrettanto evidente che la proposta dell’on. Vitali, con cui
ho sempre avuto, contrariamente a quanto si legge oggi, ottimi rapporti di
simpatia e stima, è stata presentata in totale buona fede e non già per
intervenire sui processi del Presidente Berlusconi”. “Resta comunque ferma la
mia opinione – conclude Ghedini – che si tratti di norma inopportuna e che debba
essere ritirata”.
VITALI, MIA NORMA SOLO RESTYLING VECCHIE PROPOSTE – “Dopo aver letto i
giornali questa mattina mi vedo costretto ad intervenire a proposito della mia
ultima proposta di legge. Non solo molti, come dichiarato dal collega Ghedini,
si sono esercitati su un tema delicato senza averne la competenza
tecnico-giuridica, ma tutti lo hanno fatto senza nemmeno disporre di un testo
della legge che è ancora nella fase di correzione e pubblicazione”. Lo afferma
in una nota Luigi Vitali che ieri ha avanzato una proposta di legge sui termini
prescrizionali in tema di giustizia. “Detto questo, senza tema di smentita,
affermo che la mia proposta, che altro non è che un restyling di vecchie
proposte del centrodestra, non incide assolutamente sui termini di prescrizione
del reato e di conseguenza non incide sui processi che vedono imputato il
premier. Infatti – spiega – dopo l’approvazione della ex Cirielli, della quale
fui pure relatore, i termini prescrizionali sono stati fissati per legge e non
possono essere modificati con il meccanismo delle attenuanti generiche. Infine –
conclude – sui presunti dissidi con l’On. Ghedini non ho nulla da aggiungere a
quanto dichiarato dal collega”.
DONADI: PRESCRIZIONE BREVE E’ VERGOGNOSA IMPUNITA’ – “La prescrizione
breve è solo una vergognosa impunità per il premier, un’offesa allo stato di
diritto, all’uguaglianza dei cittadini, e uno schiaffo agli italiani onesti”. Lo
afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Berlusconi ed
il Pdl – aggiunge Donadi – parlano di riforma della giustizia, ma sono
interessati solo ad una riforma ad personam per salvare Berlusconi dai processi
e per sottomettere la magistratura al controllo dell’esecutivo. Hanno fatto il
salto di qualità: dalle leggi vergogna alle riforme vergogna”.
GHEDINI DA POMODORO PER PRESENZA A PROCESSI – Stamani il difensore di
Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, ha incontrato il presidente del tribunale di
Milano, Livia Pomodoro, a quanto si è appreso, per cercare un coordinamento dei
vari procedimenti a carico del presidente del Consiglio onde garantire la sua
presenza in aula. In tribunale a Milano infatti sono quattro i procedimenti in
corso a carico del presidente del Consiglio. Da quanto si è saputo, l’avvocato
Ghedini ha incontrato stamani a palazzo di giustizia di Milano il presidente del
tribunale Livia Pomodoro per un tentativo di coordinamento delle varie udienze
dei procedimenti per garantire la presenza di Silvio Berlusconi ai processi.
Lunedì scorso, dopo la decisione della consulta che aveva ‘bocciato’ in parte la
legge sul legittimo impedimento, era ripreso il processo Mediaset, nel quale
Berlusconi è imputato per frode fiscale, che è stato rinviato al prossimo 11
aprile. Al termine dell’udienza di lunedì, lo stesso Ghedini, parlando con i
cronisti aveva spiegato che il presidente del Consiglio, verosimilmente, sarà
presente alla prossima udienza del processo Mediaset e che vorrebbe essere
presente in tutte le udienze dei suoi processi, nelle quali è prevista una
attività difensiva di sostanza. Domani, invece, riprenderà l’udienza preliminare
del procedimento Mediatrade nel quale il premier risponde di frode fiscale e
appropriazione indebita. L’udienza però molto probabilmente verrà subito
rinviata perché il legale di Pier Silvio Berlusconi, anche lui imputato,
l’avvocato Filippo Dinacci non ha ricevuto la notifica della fissazione
dell’udienza. Per venerdì prossimo, 11 marzo, invece è fissata la ripresa del
processo Mills, che vede imputato il premier per corruzione in atti giudiziari.
E per il 6 aprile è prevista la prima udienza del processo sul caso
Ruby.