Gioco d’azzardo, in aumento tra gli studenti campani. Pisani: "Servono leggi e controlli più severi"
“E’ un dato sconfortante. Il 57, 8 % degli studenti campani gioca d’azzardo e nonostante il divieto di legge molti fra questi sono minorenni. Una vergogna. Il problema è legato non solo all’ambiente culturale di appartenenza ma anche ai numerosi bar e locali che consentono tutto questo perchè non sono sottoposti a sufficienti controlli. I commercianti che posseggono le macchinette da gioco, nella maggior parte dei casi, non si assicurano dell’età dei clienti. Questo aspetto purtroppo fornisce ostacoli concreti per poter arginare il fenomeno”. E’ quanto afferma l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori, commentando i dati diffusi dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa all’interno del progetto “Il gioco è una cosa seria”. Dall’indagine è emerso un aumento della percentuale di giovani studenti , tra i 15 e i 19 anni, che si dedicano al gioco d’azzardo, in particolare si è passati nell’arco di un anno a + 13 %. E la Campania risulta al primo posto tra le regioni italiane.
“Il gioco d’azzardo, che molto spesso si trasforma in una vera e propria patologia, è ovunque – continua l’avv. Pisani -. Non si trova solo nei locali o nelle tabaccherie ma è anche su internet, sui cellulari di cui i giovani sono i maggiori fruitori. Sono ormai numerosissimi i siti web che danno accesso a giochi come il pocker e simili praticamente a tutti senza registrare o accertarsi dell’identità di coloro che ne vengono a contatto. Bisogna introdurre delle leggi in merito più severe per cercare di arginare questo problema che nella nostra regione cresce troppo velocemente. Non serve solo vietare che ne vengano a contatto i minorenni, a tal proposito basterebbe semplicemente che i commercianti chiedano un documento di identità – purtroppo questo non avviene nemmeno per la vendita di sigarette per la quale sono starte date in passato disposizioni severe e categoriche ma nel contempo non sono stati assicurati controlli sufficienti. La legge dovrebbe imporre limiti di accesso, intensificare controlli ed ispezioni. Inoltre dovrebbe proteggere gli adolescenti riducendo o addirittura bloccando i siti che risultano dannosi per la loro salute psicologica ” – conclude il Presidente Pisani.