Cresce sempre di più in Italia la febbre da gioco: ammonta a circa 60 miliardi di Euro il giro di affari relativo a giochi, lotterie, gratta e vinci e simili registrato nell’ultimo anno, pari a quasi 1.000 Euro annui giocati da ciascun italiano. Lo Stato Italiano vede arrivare nelle casse più di 10 miliardi e si prevede per il 2011 una crescita del 30% del giro di affari per l’inserimento dei giochi online.
Uno dei pochissimi settori in crescita, insieme ad altri consumi “consolatori” quali il cinema ed il cioccolato.
Relativamente al gioco, si tratta di una tendenza estremamente preoccupante, sicuramente accentuata dalla crisi in atto: il potere di acquisto scende, le spese aumentano e sempre più italiani sognano vincite facili per uscire dal contesto drammatico nel quale si trovano.
Allarmante, inoltre, il crescente numero di giovani che si avvicinano a questo mondo, sensibili all’immagine dei soldi e della “vincita che ti cambia la vita”, incentivati anche dalla pubblicità dilagante sul web e in televisione.
Sempre di più vediamo crescere nel nostro Paese sale scommesse e mini casinò senza che i Comuni e i Municipi possano dare un loro parere. Federconsumatori e Adusbef di fronte a ciò ed al silenzio assordante dello Stato sono estremamente preoccupate. C’è bisogno di avviare da subito una campagna di sensibilizzazione ed educazione scolastica sui rischi della dipendenza che il gioco d’azzardo può portare. Questa campagna può essere finanziata con i soldi che le concessionarie devono dare allo Stato, che ammontano a centinaia di milioni.