Giro di vite sui falsi invalidi: dal 2010 nuove regole
Per contrastare i falsi invalidi dal 2010 scattano nuove regole per il
riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, come
previsto dall’articolo 20 del decreto anticrisi, il 78/2009, convertito
dalla legge 102/2009. Gli obiettivi delle nuove disposizioni sono il
contrasto alle frodi, la trasparenza del procedimento e la
tracciabilità di ogni nuova domanda di invalidità. A decorrere dal 1°
gennaio 2009 le domande per ottenere i benefici in materia di
invalidità, cecità o sordità civile, handicap e disabilità, corredate
di certificazione medica, dovranno essere inoltrate all’Inps solo per
via telematica. Il meccanismo consentirà di monitorare lo stato della
propria pratica, tramite collegamento al sito dell’Inps con un Pin.
Anche la certificazione medica è compilata on line dal medico
certificatore. Il cittadino che intende presentare domanda di
invalidità, dunque, deve recarsi presso un medico abilitato alla
compilazione telematica del certificato medico introduttivo che attesti
le infermità invalidanti (l’elenco dei medici certificatori sul sito
internet dell’Istituto).
Una volta completata l’acquisizione del certificato medico
introduttivo, la procedura genera una ricevuta che il medico stampa e
consegna al richiedente. Sulla ricevuta è presente il numero del
certificato, che il cittadino dovrà riportare nella domanda per
l’abbinamento dei due documenti. Ai fini dell’abbinamento, il
certificato ha una validità massima di 30 giorni dalla data di
rilascio. Il medico provvede, inoltre, a rilasciare il certificato
introduttivo firmato in originale, che il cittadino dovrà esibire
all’atto della visita. La domanda può essere presentata, oltre che dal
cittadino in possesso di Pin, dagli Enti di patronato e dalle
Associazioni di categoria dei disabili. Per quanto riguarda la visita
medica, presso la Commissione Asl integrata dal medico dell’Inps, la
procedura on line propone l’agenda degli appuntamenti disponibili
presso la Asl corrispondente al codice di avviamento postale di
residenza. Il cittadino potrà indicare una data di visita diversa da
quella proposta, scegliendola tra le ulteriori date indicate dal
sistema.
La scelta di una riforma delle modalità per ottenere i benefici per
gli invalidi civili, ha spiegato Antonio Mastrapasqua, presidente Inps,
«si è resa necessaria dopo che nel 2009 è emersa una situazione
alquanto disastrosa su tutto il territorio nazionale, per quanto
riguarda le invalidità, con regioni virtuose sì, ma tante altre
decisamente poco virtuose. Consideriamo che l’80% degli invalidi sono
concentrati in Puglia, Campania, Sicilia e Calabria ». Attualmente la
media di attesa di una pensione di invalidità è di 360 giorni, «il che
significa – ha sottolineato Mastrapasqua – che se ci sono alcune
regioni, poche purtroppo, che stanno sotto i 160 giorni, significa che
ce ne sono altre, tipo la Sicilia, che viaggiano sui due anni». Nel
2009 sono stati spesi più di sedici miliardi di euro per dare la
pensione a quasi 2 milioni e 100 mila persone, con un trend di
incremento pari a 500mila nuovi pensionati all’anno e un aumento della
spesa di un miliardo e mezzo. «Forse – ha detto Mastrapasqua – vuole
dire che c’è qualcosa che non funziona a livello di sistema».