Giustizia e disservizi: Pisani interviene sulla chiusura dei tribunali
“Con la nuova geografia giudiziaria in Campania non si capisce più nulla e non solo per gli addetti ai lavori, ma soprattutto per gli utenti e cittadini che non vedono assicurato un diritto imprescindibile”. Sulla questione torna in campo l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noi Consumatori e addetto ai lavori.
“Siamo ad oltre due settimane di caos nei tribunali di Ischia, Marano e Casoria, e vi lascio immaginare il caos che regna sovrano nei processi rinviati o non iniziati oltre al rilevante dato della giustizia negata ai cittadini.
Sono settimane che sono rallentati i processi di cittadini di ben di 25 comuni e giova ricordare quali sono: Barano, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana, Calvizzano, Giugliano, Marano, Melito, Mugnano, Qualiano, Villaricca, Arzano, Casavatore, Casoria, Casandrino, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant’Antimo, Afragola, Caivano e Cardito; tutti comuni di aree particolari e tutti i giudizi pendenti davanti a questi tribunali sono stati sospesi a tempo indeterminato”.
Pisani ha poi continuato: “Il diritto alla giustizia dei cittadini è costituzionalmente garantito, e di questo non se ne ricorda nemmeno il presidente della Repubblica Napolitano, garante dei principi della Costituzione e di quel diritto, opponendo un secco rifiuto alla richiesta d’incontro – a margine delle celebrazioni delle “Quattro giornate di Napoli” svoltasi sabato al Maschio Angioino – avanzata da una delegazione composta dai Sindaci e dal Presidente del COA di Napoli, per denunciare tale grave disfunzione”. Pisani ha poi ribadito: “Una situazione indecorosa, una vera vergogna, il classico vulnuus della Giustizia italiana che ci pone tra gli ultimi in quanto a diritti garantiti. Per questi motivi chiedo a tutti di denunciare in tutte le sedi quello che sta capitando nelle sedi giudiziarie della provincia di Napoli, al fine di far ripristinare la legalità sui territori permettendo la celebrazione dei processi pendenti.
Il presidente Pisani ha poi concluso: “Richiederemo nell’immediato la convocazione di un referendum abrogativo della legge di riforma della geografia giudiziaria perché palesemente iniqua e deficitaria rispetto alle esigenze del popolo. Non mi stancherò mai di ribadire che, in una democrazia compiuta, le prerogative di giustizia e di tutela dei diritti dei cittadini non possono essere sacrificate per sempre e di fronte a falsi calcoli economici”.