Gli emendamenti del Parlamento europeo sul gioco online
Maggiore protezione per i consumatori, contrasto al match fixing, campagne pubblicitarie più responsabili, tassazione armonica sul gioco online in tutta la Comunità Europea e blocco delle transazioni finanziarie verso gli operatori non autorizzati: sono solo alcune delle proposte contenute nei 425 emendamenti alla bozza di report stilata dalla Commissione Mercato Interno dell’Ue. La relazione, che segue l’action plan stilato dalla Commissione, sarà presentato al Parlamento nella seduta plenaria del prossimo 1 luglio. Fra le proposte di modifica non mancano gli interventi degli eurodeputati italiani: particolarmente attivi Sergio Cofferati, oltre ai due parlamentari leghisti, Mario Borghezio e Matteo Salvini, che hanno presentato le loro proposte in coppia. Proprio questi ultimi due parlamentari chiedono che l’autonomia degli Stati in materia di legislazione per l’azzardo resti il più possibile autonoma, senza i margini di discrezionalità indicati dalla Commissione, che spesso ha bacchettato l’Italia – come anche altri Paesi – sull’adozione di provvedimenti non rispondenti ai requisiti presenti dai trattati comunitari. Cofferati punta, in alcuni dei suoi emendamenti, alla massima trasparenza nelle transazioni di gioco, di riflesso anche sui soldi che queste muovono, per rendere sempre più difficile attuare pratiche di riciclaggio di denaro con il gioco online. Ancora Cofferati ritiene che serva un allineamento della tassazione dei diversi Stati membri in materia di gioco online, per evitare la concentrazione di aziende in determinati Paesi.
Complessivamente sono presenti parecchi emendamenti in cui si chiede al Parlamento di valutare la creazione di “white list” di operatori, un sistema di riconoscimento per i marchi di gioco online che valga a livello comunitario, la semplificazione dei procedimenti amministrativi, la tutela dei consumatori, provvedimenti di autoesclusione, norme più stringenti per impedire il gioco minorile e le campagne pubblicitarie non corrette, oltre al contrasto al gioco illegale, ai fenomeni di match fixing e al riciclaggio di denaro. In pratica quanto verrà discusso, proprio domani a Bruxelles, dal gruppo di lavoro di esperti istituito dalla Commissione dopo la pubblicazione dell’Action Plan. Tutela dei consumatori, impatto sociale, salute pubblica, prevenzione della frodi e attività illecite, riciclaggio di denaro e match fixing sono tutti temi che richiedono un’azione coordinata a livello di Unione Europea, si specifica in un altro emendamento. Anche Raffaele Baldassarre del PPE propone un’azione coordinata sui temi legati al match fixing e al gioco illegale. Da Jurgen Creutzmann (ALDE), poi, vista la giurisprudenza della Corte di giustizia europea, arriva la proposta di concedere la possibilità, ai singoli Stati membri di limitare la libertà di accesso al mercato solo alla luce di motivi non economici, ad esempio per la protezione del consumatore e la prevenzione delle frodi: misure restrittive che, comunque, vendano adottate solo in maniera coerente e sistematica e non discriminatoria nei confronti degli operatori esteri.
fonte ilVelino/AGV NEWS