Gli italiani tornano al supermarket
Gli italiani nell’ultimo bimestre del 2009 sono tornati a riempire i
carrelli nei supermercati con continuità. Ma i consumatori si stanno
rivelando sempre più attenti ai prezzi, gli acquisti sono sempre più
oculati e si prediligono i prodotti in offerta o in promozione. Proprio
per questo calano gli acquisti di surgelati ( i cui prezzi sono in
aumento) e aumentano quelli dei prodotti di ampio uso come pasta e
olio, spesso in offerta. E’ quanto emerge dal bollettino di Unioncamere
sulle dinamiche dei prodotti del Largo Consumo Confezionato.
Nell’ultimo
bimestre 2009, si legge nel bollettino, i volumi di vendita sono ancora
lievemente aumentati (+2,2%), proseguendo il cammino di risalita già
registrato nel precedente bimestre, anche grazie al mantenimento di una
politica di contenimento dei prezzi che le imprese della Gdo hanno
assicurato per tutta la seconda metà dell’anno (-1,0% l’andamento nel
VI bimestre). A beneficiarne, oltre che i consumatori, sono i fatturati
(+1,2%) sia degli esercizi di nuova apertura, sia di quelli
preesistenti, che vedono consolidarsi la ripresa delle vendite già
avviata nel precedente bimestre.
Quanto all’andamento del
fatturato per regione, il Sud è l’unica macro-ripartizione a segnare
una riduzione (-0,8%). Tra le regioni meridionali la forte riduzione
registrata in Campania (-4,3%) è compensata dall’andamento pari ma di
segno opposto (+4,3%) della Sardegna. La Sicilia e l’aggregato
regionale Abruzzo e Molise mettono a segno una crescita del fatturato,
rispettivamente dell’1,2% e del 3%. Nell’aggregato regionale Basilicata
e Calabria il giro d’affari cade invece del -2,7% tendenziale. Al
centro, in Umbria il valore delle vendite segna un calo del -1,1% su
base annua. Toscana e Marche presentano un fatturato stabile rispetto
ai risultati raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno. Nel
Lazio poi il giro d’affari complessivo segna un aumento del +1,9%.
Nel
Nord-Est spicca invece il risultato dell’Emilia Romagna, che vede
aumentare il valore delle vendite del 3% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Meno positivi gli esiti commerciali nelle altre
due realtà dell’area. Il Veneto infatti evidenzia un fatturato stabile,
con un modesta variazione dello 0,2% nel bimestre. In Trentino Alto
Adige invece la dinamica del fatturato assume un valore negativo e si
porta al -0,8% su base annua. Infine, conclude Unioncamere, al
Nord-Ovest si rileva il risultato migliore per la Liguria, che mostra
una crescita poco sotto i due punti percentuali. In Piemonte e Valle
d’Aosta la crescita è meno intensa e si assesta a +1,6%, mentre la
Lombardia vede aumentare il giro d’affari dello 0,7%.