Google denunciata per abuso di posizione dominante
L’apertura della procedura formale da parte di Bruxelles fa seguito alle denunce ricevute dalla Commissione da parte di altri fornitori di servizi di ricerca online, secondo cui Google li penalizzerebbe nei risultati delle ricerche sia gratuite che a pagamento. Il Procedimento prese avvio da tre segnalazioni presentate congiuntamente contro Google e di cui si era avuta notizia nel febbraio 2010. La prima segnalazione era giunta dal sito di comparazione inglese da Foundem, la seconda dal portale Ciao, gruppo riconducibile al concorrente Microsoft nell’Agosto del 2008; mentre il terzo giungeva direttamente dal motore di ricerca francese giuridico ejustice.fr. L’inchiesta dovrà appurare se, come si evince dallo scenario tratteggiato dalla Commissione, Google abbia agito con abuso di posizione dominante nell’ “abbassare nei suoi risultati la posizione dei servizi concorrenti specializzati nel fornire agli utenti alcune tipologie di contenuti specifici quali i siti di comparazione dei prezzi, e di privilegiare i propri servizi equivalenti dando loro una posizione privilegiata in modo da escludere i concorrenti”,
Inoltre al gigante Californiano verrebbe imputata anche la pratica del “Tying contract” che si realizzerebbe allorquando si imporrebbe ai propri partner pubblicitari contrattualmente alcune clausole di esclusività vietando agli stessi di indicare la pubblicità dei motori di ricerca concorrenti.
La notizia era nell’aria e non sembra ci si debba stupire più di tanto, piuttosto fa un certo effetto vedere come Microsoft, che come è noto era finita qualche anno fa sotto la lente di ingrandimento dell’Antritrust Comunitario, diretta dal mai abbastanza rimpianto quanto dovrebbe Mario Manti, qualche anno fa, costituendo il caso più lampante di violazione della disciplina comunitaria in tema di abuso di posizione dominante