Google vince la causa di diffamazione
Google non è responsabile per i commenti diffamatori che appaiono durante le ricerche online.
A deciderlo è stato un giudice britannico.
David Eady ha infatti fatto sapere che il celebre motore di ricerca
effettua le ricerche automaticamente e agisce senza nessun input umano. Di conseguenza, secondo la legge inglese, non può essere considerato un editore.
Il caso è nato intorno al Metropolitan International Schools, istituto
europeo per la formazione a distanza, che ha citato Google per i
commenti negativi che sono stati postati circa le proprie attività.
Eady ha infatti scoraggiato la Metropolitan dicendo che avrebbe avuto
scarse possibilità di successo.
Il colosso dei motori di ricerca non può essere considerato
responsabile né di aver autorizzato né di aver causato l’apparizione di
questi commenti sugli schermi dei pc degli utenti, ha scritto il
giudice nella sentenza datata 16 luglio.
Il portavoce di Google ha reso nota, attraverso un comunicato stampa, la soddisfazione della Società: “Google ha semplicemente, secondo il suo ruolo di motore di ricerca, fatto la parte del mediatore”.