Grande Fratello, parte un’azione legale contro l’uso del figlio del camorrista in tv
Ormai da giorni è in atto la polemica contro l’entrata nel cast del Grande Fratello di un concorrente che sta facendo parlare molto di sé. Mi riferisco a Francesco Giordano, campano, noto a tutti per essere figlio di un boss camorristico ormai non più in vita. Alcuni esponenti politici e intellettuali napoletani si sono indignati, del resto come buona parte dei cittadini, di fronte ad una spettacolarizzazione di una figura, come quella del camorrista, che non merita tanto clamore! Eppure Francesco è entrato nella casa del Grande Fratello in veste di figlio di un camorrista, come se si trattasse di una particolarità che gli ha dato il diritto di superare i provini ed essere scelto come concorrente. Francesco nel corso delle puntate ha sempre ribadito di aver preso le distanze dalla scelta di vita del padre, ma non ha mai affermato pubblicamente di essere contro la camorra . «Il concorrente avrebbe dovuto dire che è contro la camorra e sconfessarla – dicono Borrelli e De Giovanni – e invece non l’ha fatto. Per questo abbiamo dato mandato all’avvocato Pisani di promuovere l’azione legale contro il programma». Così l’avvocato Angelo Pisani ha avuto il mandato di promuovere un’azione legale per oscurare il GF, con l’accusa di istigazione a delinquere, da un gruppo di battaglieri notabili napoletani, secondo i quali «la trasmissione, in modo subdolo, sta promuovendo la criminalità, anziché condannarla, con lo scopo di guadagnare audience. Il gruppo è formato da alcuni esponenti politici, il commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli, il consigliere comunale Emilio Di Marzio e il consigliere provinciale Livio Falcone, entrambi del Pd, da intellettuali, come lo scrittore Maurizio De Giovanni e il libraio Rino De Martino, e da imprenditori, come il presidente nazionale di Federparchi Cesare Falchero, Enrico Durazzo di «Napolimania» e Gino Sorbillo dell’omonima pizzeria. Tutti storicamente impegnati in battaglie sociali. << La camorra è una cosa seria e drammatica su cui non si possono accettare messaggi ambigui o soft>>.