Grave rischio idrogeologico per i residenti della Collina dei Camaldoli
L’VIII Municipalità di Napoli denuncia il grave pericolo che corrono i residenti sul territorio della Collina dei Camaldoli e dintorni. I circa 22 Km. di fogne realizzati dal Commissariato Sottosuolo e Protezione Civile della Regione Campania e dal Comune di Napoli al momento non possono essere utilizzati per la totale assenza di impianti fognari funzionanti su un territorio abitato che tra l’altro risulta ad alto rischio idrogeologico e igienico-sanitario.
I lavori per la realizzazione delle fogne, destinate a raccogliere circa 12 metri cubi di acqua pluviale al secondo, sono stati bloccati dalla costruzione della discarica di Chiaiano. Attualmente però l’opera pubblica è rimasta incompiuta, nonostante sia stato sottoscritto nel 2008 l’accordo di programma per le compensazioni ambientali tra: Ministero dell’Ambiente, Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Napoli. I Ministeri competenti infatti non hanno ancora fornito le risorse economiche necessarie per completare il percorso delle acque reflue della Collina dei Camaldoli. Tali risorse dovevano arrivare alla Regione Campania per poi essere trasferite al Comune di Napoli.
“Ad oggi i lavori sono bloccati perché la Regione Campania, da quasi un anno, non ha pagato gli stati d’avanzamento alle ditte esecutrici dei lavori che ammontano a circa un milione di euro – ha affermato l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’VIII Municipalità e numero uno dell’associazione NoiConsumatori -. E’ una situazione che va subito risolta per la sicurezza pubblica, non si può aspettare un minuto di più. Nonostante i vari solleciti alle autorità competenti, alla Regione, al Comune da parte della municipalità, ad oggi non è cambiato nulla e le nostre legittime ed urgenti richieste sono state letteralmente snobbate non arrivandoci nessuna risposta in merito”.
“Nel frattempo a causa di queste gravi inadempienze a rischiare sulla propria pelle sono i residenti della zona costretti a vivere su un territorio instabile – ha dichiarato Pisani -. Richiamiamo Comune di Napoli e Regione Campania alle proprie responsabilità e vogliamo immediate risposte relative a tale situazione e soprattutto che provvedano ai pagamenti dovuti. Non è possibile gettare nel dimenticatoio una problematica così delicata che mette a rischio in primis l’incolumità di centinaia di cittadini”.