Guida in stato di ebbrezza, ecco il "vademecum"
Nessuna depenalizzazione per la guida in stato di ebbrezza: l’articolo
5 del Dl 117/07 che ha riscritto l’articolo 186 del Codice della
strada, anzi, ha inasprito l’apparato sanzionatorio di tale
fattispecie. In particolare, le pene principali sono state
differenziate in base alla gravità della violazione: prima fascia,
lettera a): ammenda da 500 a 2000 euro e arresto fino ad un mese se il
tasso alcolemico accertato é superiore a 0,5 grammi per litro e non
superiore a 0,8 (la previsione dell’arresto è stata, poi, soppressa
dalla legge di conversione 160/07 e la contravvenzione è, dunque,
tornata ad essere oblabile, questa volta ai sensi dell’articolo 162
C.p.); seconda fascia, lettera b): ammenda da 800 a 3.200 euro ed
arresto fino a tre mesi (elevato a sei mesi dall’articolo 4 del Dl
92/2008, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica,
convertito dalla legge 125/08) se il tasso alcolemico accertato é
superiore a 0,8 grammi per litro e non superiore a 1,5; terza fascia,
lettera c): ammenda da 1.500 a 6.000 euro ed arresto fino a sei mesi
(ora da tre mesi ad un anno per effetto dell’intervento dei
provvedimenti legislativi da ultimo citati) se il tasso alcolemico
accertato é superiore a 1,5 grammi per litro.
È quanto emerge dalla
sentenza 10686/10 con cui la Cassazione ha chiarito che le tre fasce
contravvenzionali su richiamate integrano fattispecie autonome di
reato. Fattispecie quindi destinate a non subire, come tali, il “gioco”
del giudizio di bilanciamento tra opposte circostanze che potrebbe
vanificare l’applicazione del più rigoroso trattamento sanzionatorio
introdotto per le violazioni di maggiore entità. Detto questo, però, la
Suprema corte ha tenuto a sottolineare che il nuovo sistema
sanzionatorio non ha precluso al giudice la possibilità di dimostrare
l’esistenza dello stato di ebbrezza sulla base delle circostanze
sintomatiche riferite dagli agenti verbalizzanti nel caso in cui
l’automobilista abbia rifiutato l’alcol test. Insomma, per dimostrare
lo stato di ebbrezza può bastare anche la parola del poliziotto.