Hanno pagato ingiustamente una tariffa per 14 anni, una sentenza dà loro ragione, ma l’Amministrazione non accetta!
Succede anche questo: cittadini che pagano le tariffe non dovute alle amministrazioni locali senza ricevere il servizio per cui pagano. Succede a Mori, nel trentino Alto Adige, dove 100 famiglie pagano il canone di depurazione delle acque ingiustamente. Le famiglie hanno sempre protestato, ma sono voci rimaste sempre inascoltate. E non solo. Nonostante una sentenza della Corte Costituzionale del 10 ottobre 2008 abbia stabilito che i signori coinvolti debbano ricevere il rimborso, i signori non solo non hanno avuto indietro nemmeno un centesimo, ma udite, udite, continuano a pagare! Le ultime bollette dell’acqua, infatti, continuano ad
arrivare comprensive della quota destinata al servizio di depurazione, nonostante il fatto che non abbiano una rete fognaria in grado di convogliare gli scarichi domestici nel depuratore di Mori. Le quote del ‘servizio’ sono giustificate dal fatto che non essendoci il servizio di depurazione, esse serviranno a costruirne uno!
«È una vergogna – commentano in valle di Gresta – non solo perchè di
fronte ad un caso evidente di incostituzionalità nessuno si prende le
sue responsabilità, ma anche perchè a tutt’oggi parte della nostra
valle è senza fognature. E gli scarichi vanno a finire nel rio Gresta,
la cui acqua è utilizzata per l’irrigazione dei campi. Sono quasi
vent’anni che le amministrazioni comunali di Mori ci assicurano che a
breve la fognatura sarà realizzata, e ancora siamo in queste
condizioni».
numero 36 del 1994, meglio conosciuta come legge «Galli», della quale però ben
cinque articoli sono stati dichiarati incostituzionali. La legge prevede che chi non dispone del servizio di
depurazione paghi ugualmente, con ciò finanziando, tramite un apposito
fondo, i lavori per realizzare la depurazione mancante.
E ancor di più, La Pat ha stabilito che questi signori avranno il rimborso di 14 anni pagati ingiustamente soltanto se i
Comuni non hanno ancora nemmeno avviato la progettazione degli impianti di
depurazione! Dunque, in caso contrario, le 100 famiglie non avranno alcun rimborso!