I cellulari «aiutano la memoria e difendono dall’Alzheimer»
ROMA (7
gennaio) – L’Alzheimer si combatte con lunghe chiaccherate al
telefonino. Le onde elettromagnetiche generate dal cellulare
potrebbero, alla lunga, evitare il rischio demenza senile migliorando
la memoria divorata da questa malattia.
Lo dimostra uno studio americano condotto sui topi da un team di
scienziati del Florida Alzheimer’s Disease Research Centre, guidato da
Gary Arendash. Lo studio ha utilizzato 96 topi, la maggior parte dei
quali geneticamente modificati in modo da sviluppare nel cervello,
invecchiando, le placche beta-amiloidi caratteristiche dell’Alzheimer.
all’Alzheimer sia quello dei topi normali, sono stati quindi esposti a
un campo elettromagnetico prodotto da un comune telefono cellulare: due
sedute da un’ora al giorno, per 7-9 mesi. Le onde del telefonino hanno
impedito che i topolini predisposti all’Alzheimer si ammalassero, hanno
migliorato la memoria di quelli già malati e hanno potenziato la
memoria di quelli normali.
avvertono, per accertare con ulteriori ricerche i benefici delle
radiazioni emesse dai cellulari, più volte sospettati di possibili
danni alla salute.