I commissari di esame in un concorso pubblico possono essere anche rappresentanti sindacali
I commissari di esame in un
concorso pubblico possono essere anche rappresentanti sindacali, a meno che il candidato escluso non dimostri che il rappresentante sindacale non sia stato
scelto per meriti professionali o che la sua attività “possa
interferire” con quella dell’ente che ha indetto il concorso. A questa interessante conclusione è giunto il Tar del lazio con la sentenza n. 13464 del 24
dicembre 2009, con cui ha sottolineato il fatto che il candidato “legittimamente”
escluso non può impugnare la graduatoria “per la mancata esclusione di
un altro concorrente perché dalla sua estromissione egli non potrebbe
ricavare alcun concreto vantaggio”.