I profughi sbarcano a Napoli. Al via la tendopoli nel casertano
I profughi del Nord Africa arrivano a Napoli. La nave da sbarco «San Marco» della Marina Militare italiana, con a bordo i profughi nordafricani prelevati nella notte di sabato scorso a Lampedusa, ha attraccato in mattinata nel porto di Napoli. A ricevere i profughi, sul molo 44 sono stati gli agenti delle forze dell’ordine di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto oltre al personale di numerose ambulanze della Croce Rossa Italiana. Gli infermieri, appena scesi i primi profughi, hanno accolto gli immigrati per dare loro una prima assistenza prima del trasferimento a bordo dei bus che li porteranno nel Casertano. In totale circa 300 immigrati tunisini sono arrivati a bordo di sei pullman nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato allestito un “campo” con 120 tende, ciascuna della capienza di otto posti, nonchè altre strutture adibite a mensa, per il tempo libero, per la Croce Rossa che gestisce la tendopoli e per medici ed infermieri dell’Asl che assicurano assistenza continuativa per 20 ore. Al momento nella struttura sammaritana sono arrivati circa 480 immigrati.
Sullo sbarco degli immigrati nel porto di Napoli interviene il presidente di NoiConsumatori.it, l’avvocato Angelo Pisani. “Napoli tende la mano ai profughi del Nord Africa – spiega l’avvocato Pisani – con la sua consueta accoglienza verso i più deboli e gli indifesi, doti che contraddistinguono da sempre il popolo partenopeo. Vorremmo evitare, però, il rischio di una nuova tendopoli in provincia di Napoli oppure in Terra di Lavoro. Napoli, infatti, ha già i suoi problemi quotidiani e le sue emergenze che durano ormai da anni e non può permettersi di affrontare altre problematiche come quella della sistemazione di trecento profughi. Auspichiamo, come associazione che tutela i consumatori, che venga fatto tutto il possibile per garantire un’adeguata sistemazione agli immigrati ma allo stesso tempo anche che sia garantito il diritto dei napoletani e dei casertani a vivere tranquilli nelle loro case e nei loro Comuni”.