Il 93% degli Italiani ha paura delle violazioni sul web
Secondo un’indagine Censis “Il valore della privacy nell’epoca della personalizzazione dei media“, presentata a Roma nei giorni scorsi, il 93% degli utenti di Internet teme che la propria privacy possa essere violata online.
La paura principale è che possano essere sottratti dati sensibili: il 72,3% degli italiani pensa che tali dati possano essere sfruttati per scopi commerciali, mentre il 60,5% per scopi politici. Inoltre l’82,4% pensa che fornire i propri dati personali espone di più al rischio di truffe, mentre l’83,3% ha paura che ci siano molti siti capaci di sottrarre dati personali senza che ce ne accorgiamo neanche. Il 76,8% degli italiani, poi, crede sia rischioso anche l’utilizzo della carta di credito per gli acquisti online.
Spiega ancora l’indagine, che gli internauti sono ormai consapevoli che i “grandi” del web (Facebook, Google, ecc.) possiedono enormi banche dati sugli utenti e possono “tracciare e registrare le nostre attività online quotidiane, protocollare sentimenti e reti di relazioni, individuare la nostra posizione grazie ai sistemi di geolocalizzazione”.
Ma nonostante si percepisca un rischio piuttosto elevato in materia di protezione dei dati sensibili online, solo poco più del 40% degli internauti adotta delle opportune misure di salvaguardia della propria identità, come navigazione anonima, gestione dei cookie, regolazione delle impostazioni di privacy sui social network, ecc.
Più del 70% dei navigatori è favorevole infine all’introduzione del “diritto all’oblio” nell’ordinamento giuridico, ovvero la possibilità di cancellare informazioni personali sul nostro passato che potrebbero poi risultare negative o imbarazzanti.