Il caldo e i trasporti non efficienti provocano ‘la rivolta degli anziani’
Tram che passano in successione diretti al
deposito e lasciano prostrati alla fermata i cittadini. Treni che si
fermano a pochi metri dalla stazione lasciando ingabbiati viaggiatori
furenti. La temperatura supera i trentacinque gradi, l’aria è
irrespirabile. Non resta che salire a forza.
E’ successo nel
pomeriggio di ieri a Milano e nel lecchese. Il primo episodio ha visto
alcune persone esasperate per l’attesa prolungata del tram 1, tra via
Vitruvio e via Settembrini. Dopo circa mezz’ora è passato il primo
tram, diretto però in deposito. Quando ne è arrivato un altro, anche
questo fuori servizio, per alcune signore è stato troppo. Sono salite
di forza sul mezzo e hanno imposto alla conducente di portarle a casa e
non al deposito. La conducente, dopo una serie di contatti con
l’azienda, ha ceduto alle anziane signore.
Di tenore simile la
disavventura che ha colpito alcuni passeggeri del treno Milano-Lecco,
rimasto fermo sotto il solleone vicino alla stazione di Maggianico a
causa di un guasto provocato da un surriscaldamento dei deviatori. Per
gli stremati pendolari lecchesi un’ora di attesa all’interno di vagoni
privi di aria condizionata, con il caldo che all’esterno raggiungeva
picchi fuori stagione.